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Al Parco Delta del Po un centro dedicato alle tartarughe

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L’obiettivo è promuovere la sensibilizzazione della popolazione affinché non vengano abbandonati gli esemplari di testuggini capaci di danneggiare l’ambiente

Nasce nel Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po il primo progetto scientifico in Veneto, dedicato alle ‘Trachemysscripta’, tartaruga palustre americana che sta mettendo a rischio l’habitat deltizio e lagunare in quanto specie alloctona. L’obiettivo dell’iniziativa, promossa dalla Regione e dall’Ente Parco, in accordo con l'Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, è quello di promuovere un progetto di sensibilizzazione della popolazione affinché non vengano abbandonati gli esemplari di testuggini capaci di danneggiare l’ambiente. Durante la conferenza stampa di presentazione, a Porto Viro, è stato evidenziato come diversi studi abbianoprovato che la testuggine palustre americana può entrare in competizione con le testuggini autoctone per il cibo, i siti di deposizione delle uova e le aree di basking (esposizione al sole per la termoregolazione). La specie autoctona, ‘Emysorbicularis’ è riconoscibile in quanto ricoperta di puntini gialli, a differenze della ‘Trachemys’ connotata da striscie rosse-arancioni o gialle sul dorso del collo. L’ente Parco sta organizzando la formazione del personale che potrà ricevere le tartarughe ‘aliene’ sulla scorta di due convenzioni: quella con la famiglia Ravagnan che metterà a disposizione una struttura per l’accoglienza e quella con l’associazione apicoltori per la ricezione degli esemplari abbandonati. Fabio Pregnolato
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