“Ogni persona che entrerà in un panificio con l’adesivo aderente all’iniziativa “Pane in attesa” potrà liberamente e senza obbligo acquistare del pane anche per chi non ha la possibilità di farlo”. L’assessore alle Politiche sociali del Comune Leonarda Ielasi spiega così il funzionamento dell’iniziativa “Pane in attesa”, che sbarca anche a Porto Tolle. “Si tratta di un’iniziativa maturata dal lavoro prezioso dei volontari che, operando in rete nell’esteso territorio di Porto Tolle (per i suoi 600 chilometri quadri di superficie in 11 frazioni), hanno scoperto quei casi di nuclei familiari per cui il pane fresco è diventato un lusso - sottolinea l’assessore -. Famiglie indigenti che per dignità e orgoglio non verranno mai a chiedere un sostentamento al Comune”. ”Pane in attesa vuole essere il germoglio del seme della solidarietà per la quale si è lavorato in questi anni”. Il pane precedentemente acquistato verrà messo dal panettiere in una apposita cesta, in attesa di essere ritirato da chiunque ne abbia bisogno. E alla chiusura del negozio il fornaio potrà riporre la cesta fuori dal negozio, sopra a un tavolino, insieme ad altri prodotti invenduti, a disposizione delle persone che stanno attraversando momenti di difficoltà. La notizia di tale iniziativa verrà divulgata sia con il passaparola sia attraverso i vari mezzi di comunicazione. “Si tratta quindi di un’iniziativa che si aggiunge alla preziosa opera di volontariato di quei cittadini che consegnano la borsa della spesa alle famiglie bisognose, anche una volta alla settimana, e al pagamento periodico delle utenze da parte del Comune per quelle famiglie che chiedono aiuto ai nostri uffici” precisa Ielasi. Nel contempo sono stati attivati i preparativi in vista della raccolta alimentare prevista dalle 8 alle 13 del prossimo 24 marzo. “Un’esperienza che permetterà di diffondere tra le persone l’idea che la solidarietà possa essere un gesto di condivisione non del superfluo, ma dei bisogni quotidiani a favore delle fasce disagiate - conclude -. Un’iniziativa che potrebbe rappresentare l’inizio di un rapporto consolidato con le catene di distribuzione che possono anche donare prodotti in eccedenza evitando di distruggere quelli prossimi alla scadenza o “fuori periodo” come i prodotti natalizi”. Guendalina Ferro
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