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Anche a Porto Tolle una panchina rossa per ricordare Giulia

porto tolle panchina rossa

"L’obiettivo è lavorare per combattere le discriminazioni e gli stereotipi legati ai ruoli di genere e al sessismo, che producono le condizioni contestuali favorevoli alla perpetuazione della violenza maschile contro le donne"

E' stata inaugurata lo scorso sabato 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, dalla Comunità di Porto Tolle l'inaugurazione di una nuova panchina rossa in omaggio al ricordo di Giulia Cecchettin, collocata presso la frazione di Santa Giulia. L'Assessore Silvia Boscolo e la Commissione Pari Opportunità di Porto Tolle hanno promosso quest'iniziativa allo scopo di proseguire il progetto di posizionamento delle panchine rosse in tutte le frazioni del comune, dedicando però la panchina stessa e un momento di raccoglimento alla memoria di Giulia Cecchettin, la ragazza veneta di appena 22 anni, morta pochi giorni fa per mano dell'ex fidanzato Filippo Turetta. La presidente della Commissione Alessia Zanellato ha letto la poesia dell'attivista peruviana Cristina Torre Caceres intitolata "Se domani non torno", i cui versi sono stati scelti per la targa commemorativa apposta sulla panchina dedicata a Giulia. In seguito la cantautrice portotollese Alessia Concon ha offerto un'emozionante esibizione, cantando a cappella la canzone Piccola Anima di Ermal Meta ed Elisa. L'Assessore Boscolo ha ringraziato per il supporto organizzativo la Commissione Pari Opportunità, la Polizia Locale, Alessia Concon, Maria Vendemmiati per la rosa deposta sulla panchina in ricordo di Giulia, il comitato fiera di Santa Giulia e il bar Ci Voleva e ha sottolineato come sia necessario Prevenire la violenza a partire dalle sue radici culturali e dalle sue cause. Per questo sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata: "L’obiettivo è lavorare per combattere le discriminazioni e gli stereotipi legati ai ruoli di genere e al sessismo, che producono le condizioni contestuali favorevoli alla perpetuazione della violenza maschile contro le donne. In tal senso l’attenzione deve essere massima alle nuove generazioni e investire tempo nella formazione e nel dialogo, in famiglia prima ancora che a scuola".
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