Il Comune di Porto Viro impegnato nella lotta alle microplastiche e alla dispersione nell’ambiente. Come? Dicendo no ai palloncini in volo
Porto Viro vieta il rilascio in cielo dei palloncini, grazie ad un’ordinanza dell’amministrazione. Il tema dei palloncini, lanterne e coriandoli di plastica o polistirolo, viene spesso minimizzato dai più pur rappresentando uno dei tanti problemi ambientali dovuti principalmente alla mancanza di conoscenza e di consapevolezza degli effetti deleteri di gesti ‘leggeri’ causati dal singolo individuo, magari perchè considerati banali e legati ad una abitudine o una tradizione. Nel corso di una conferenza stampa in sala consigliare a Porto Viro, su invito dell’assessore all’ambiente Michele Capanna, è intervenuto Riccardo Mancin, polesano e deltino, coordinatore nazionale di Plastic Free, onlus che sensibilizza a 360 gradi, con cleanup, lezioni nelle scuole ed incontri con i cittadini, salvataggio e cura delle tartarughe, eco eventi, coinvolgimento di istituzioni e realtà profit.
“Il Comune di Porto Viro – ha spiegato Mancin, affiancato dai due referenti locali Gianni Franchi e David Casetto – è uno dei dieci comuni del Veneto e uno dei 74 in Italia che hanno emanato un’ordinanza di questo tipo dietro la nostra spinta e, soprattutto, è il primo in provincia di Rovigo”. L'obiettivo raggiunto, per Mancin, assume un significato ancor più di rilievo per il contesto geografico: Porto Viro è nel Parco Regionale del Delta del Po, biosfera Unesco, uno dei luoghi più belli e nello stesso tempo fragili e delicati del globo.Un territorio da valorizzare il cui ambiente unico va tutelato e difeso. “Auspico dunque che tutti i Comuni del Parco, del Polesine, del Veneto e di tutta Italia prendano spunto, si attivino anch'essi e si impegnino ad intraprendere un percorso in sinergia con noi, scendendo in campo attivamente al nostro fianco, rafforzando concretamente le tante azioni che Plastic Free con successo porta già avanti sulla penisola dal 2019. Ergo: cittadini, aziende, enti e Comuni, se ci tenete davvero all'ambiente e al territorio collaborate con noi, ossia con una rete di oltre 250.000 volontari e 1200 referenti. Se c'è la volontà di ascoltare le nostre proposte dal basso e di accoglierle, unendo le forze e condividendo obiettivi per trasformare le idee in realtà allora si può veramente dare vita ad un vero cambiamento.Diversamente, il cambiamento resterà solo un fake green claim da sfruttare all'uopo”. Ed infine il grazie all’amministrazione, “per aver deciso di intraprendere un percorso di cambiamento con noi e aver posto il primo significativo mattoncino di questa collaborazione che, sono certo, regalerà ancora tante soddisfazioni”. Fabio Pregnolato
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