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Porto Viro e Taglio di Po alle urne

urnePorto Viro e Taglio di Po sono gli unici due comuni del Delta del Po che andranno al voto nel 2017: la data prevista dal Ministero dell’Interno sarà fissata tra il 15 aprile e il 15 giugno. Insieme a loro, in provincia di Rovigo sono chiamati alle urne gli elettori di Badia Polesine, Fratta Polesine, Giacciano con Baruchella, Lusia. Alle ultime amministrative, entrambi i comuni deltini hanno visto la vittoria del centrosinistra grazie a spaccature in seno al centrodestra, che le aveva governate precedentemente. A Porto Viro a porre fine anzitempo alla giunta guidata da Thomas Giacon è stata la sfiducia messa in atto dalla maggioranza del consiglio comunale a settembre scorso, mentre per il tagliolese Francesco Siviero si avvicina la scadenza naturale del suo mandato iniziato nel 2012, quando votò il 67% del corpo elettorale, e Siviero con il suo 41.87% prevalse di poco sull’ex sindaco Marco Ferro (39.93%) che per la spaccatura nel suo partito divise i voti con Monica Moro (13.81%), lasciando la Lega di Isabella Ghinello al 4.40%. Per il prossimo appuntamento con le urne non sono ancora trapelate indiscrezioni da piazza IV Novembre anche se sembra plausibile una ricandidatura di Siviero, in quanto sindaco uscente. A Porto Viro invece, si stanno scaldando i motori: guardando i dati del 2014, nella città deltina votò il 75% degli aventi diritto, e Giacon e il Pd strapparono la vittoria con un 37,65%, staccando un centrodestra che governava da 15 anni ma diviso tra Doriano Mancin (23.62%) e Maura Veronese (17.48%); a seguire Alessia Tessarin e il grillino Sante Crepaldi con poco più del 10% ciascuno. Quest’ultimo ha fatto sapere che alla prossima tornata il M5S sarà della partita e senza alleanze, con Crepaldi certo in lista e il nome del candidato sindaco ancora al vaglio nelle riunioni del gruppo cittadino. Anche Giacon correrà e sta sondando il terreno: lo si è visto recentemente a una cena organizzata dai tosiani di Fare! con la senatrice Munerato, ma di certo c’è solo l’appoggio delle fedelissime Silvia Gennari, Tania Azzalin e Rita Ferrari. Nel centrodestra invece la cautela regna ancora sovrana, ma cominciano gli incontri: dopo la cena di Maura Veronese anche Doriano Mancin ha chiamato a raccolta i sostenitori, ma non ci sono ancora nomi ufficiali sulla piazza. Intanto, ad un aperitivo, alcuni big del centrodestra sono stati visti assieme, forse alla ricerca di un accordo: Amidei di FI, Ceccarello di FdI e l’indipendentista Cantarutti. Fabio Pregnolato
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