E' critica la situazione nel Delta del Po, per i disagi causati dalla risalita del cuneo salino coinvolgendo le popolazioni del Basso Polesine. A evidenziare la criticità, la consigliera regionale Patrizia Bartelle, che si rivolge al governatore del Veneto Luca Zaia per chiedere quali siano le azioni di concertazione messe in moto dalla regione Veneto con le amministrazioni del Piemonte e della Lombardia, le altre due regioni attraversate dal fiume Po, e quali le azioni sinergiche attivate con la provincia di Rovigo per salvaguardare le popolazioni del Basso Polesine. "Secondo quanto dichiarato dagli esperti del consorzio di bonifica Delta del Po la risalita dell’acqua salata si è spinta a circa 12/15 chilometri dalla foce - spiega la consigliera Bartelle -. Un fenomeno che mette in crisi l’approvvigionamento idrico della stazione potabile di Porto Tolle e quello irriguo destinato alle colture delle 11 frazioni del comune polesano e dell’isola di Ariano (con la frazione di Oca). Una situazione destinata ad aggravarsi per la carenza idrica del fiume Po, dovuta alla generale siccità che interessa gran parte dell’Italia e per la diminuzione delle portate d’acqua dolce provenienti da monte”. “Un fenomeno - sempre secondo gli esperti del consorzio di bonifica delta Po - che negli ultimi decenni ha assunto proporzioni sempre più preoccupanti se pensiamo che negli anni 50 e 60 l’intrusione salina si spingeva verso monte al massimo per 5 chilometri, negli anni 70 e 80 è arrivata anche a 15 chilometri, mentre nel 2000 all’estate scorsa sono stati registrati valori elevati di salinità fino a circa 30 chilometri dalla linea di costa”.
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