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Impianto per il trattamento di Loreo. Coppola “non si può vendere a 3 milioni la salute dei cittadini”

L' ex assessore regionale Isi Coppola interviene a radio Veneto24 per dire "no all'impianto"

Impianto per il trattamento di Loreo. Coppola “non si può vendere a 3 milioni la salute dei cittadini”

Isi Coppola

Il progetto dell'impianto a Loreo ha suscitato una forte opposizione da parte della comunità locale, preoccupata per le implicazioni ambientali e sanitarie che potrebbe comportare. Tra i temi più scottanti, l'eventuale trattamento di fanghi contenenti Pfas, sostanze chimiche pericolose, già al centro di scandali ambientali. Isi Coppola, ex assessore regionale e attivista, è attualmente impegnata in prima linea per la difesa del territorio.

Loreo: il Consiglio Comunale approva l'accordo per l'impianto di recupero fanghi

L’intesa prevede una compensazione economica di 3,5 milioni di euro, destinati alla riqualificazione dell’edificio scolastico. L’impianto, gestito da Acquevenete, attende ora la valutazione della Regione Veneto nell’ambito del Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (Paur).   

Quali sono, secondo lei, gli aspetti più controversi di questo impianto?

“La situazione è davvero preoccupante. Siamo in un territorio riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'Unesco, un'area di straordinaria biodiversità che viene, purtroppo, messa a rischio da questa proposta. Il sindaco di Loreo, che è anche presidente del Parco del Delta del Po, difende con forza questo impianto, cercando di minimizzarne i rischi. Lo descrivono come un investimento vantaggioso, ma in realtà parliamo di un inceneritore che tratterebbe fanghi civili, provenienti dai depuratori delle acque reflue delle città." 

Qual è il rischio maggiore?

“È che vengano smaltiti anche fanghi contenenti Pfas, sostanze altamente inquinanti e dannose per la salute. Purtroppo, la questione dei Pfas è diventata molto attuale negli ultimi anni, con danni devastanti già visibili in altre aree come il vicentino e il veronese. Nonostante questo, c'è chi cerca di rassicurare i cittadini, presentando l'impianto come una soluzione priva di rischi. Noi, invece, abbiamo deciso di mobilitarci, chiedendo ai comuni di presentare osservazioni in regione, e oggi siamo riusciti a formare un comitato a cui aderiscono migliaia di persone”.

Cosa pensa della discussione emersa durante il Consiglio Comunale?

“La scienza non dà garanzie su come smaltirli in sicurezza. L'Istituto Superiore di Sanità, ad esempio, ha già dichiarato che impianti simili, come quello proposto a Marghera, non sono compatibili con l'ambiente e la salute umana. Abbiamo appreso che l'azienda che propone l'impianto avrebbe già offerto tre milioni e mezzo di euro al comune di Loreo, una somma che, a detta del sindaco, potrebbe servire per rifare le scuole medie. Ma la domanda che ci poniamo è: si può davvero mettere un prezzo sulla salute di tutta la comunità? La salute non ha prezzo, e questa somma non giustifica un rischio così grande per l'ambiente e per i cittadini”.

Madeleine Palpella

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