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Porto Tolle: polemiche in Consiglio Comunale sul tratto della ciclovia Adriatica in Via Buozzi

L'infrastruttura viaria presenta criticità sulla sicurezza e sulla viabilità

Porto Tolle: ciclovia Adriatica

Porto Tolle: ciclovia Adriatica/via Buozzi

Nel Consiglio comunale di marzo si è acceso il dibattito sulla pista ciclabile di Via Buozzi, in località Ca’ Mello, parte della Ciclovia Adriatica. La criticità riguardante la viabilità e la sicurezza è emersa a seguito dell’installazione del guardrail, che impedisce il transito simultaneo di due mezzi pesanti.

Si è acceso il dibattito nel Consiglio comunale di marzo sulla pista ciclabile di Via Buozzi, in località Ca’ Mello. Al centro della discussione, l’interrogazione dei consiglieri della lista Civica Rinnovare – Cosetta Nicolasi, Silvia Siviero, Claudio Bellan e Serena Negri – che hanno sollevato il problema della viabilità lungo il tratto della Ciclovia Adriatica, infrastruttura che, una volta completata, collegherà Trieste con Santa Maria di Leuca (Puglia). L’installazione del guardrail, che delimita la pista ciclabile dalla strada esistente, anziché migliorare la sicurezza, ha reso impossibile il transito simultaneo di due mezzi pesanti, mettendo a rischio la circolazione e compromettendo la viabilità. Notevoli le difficoltà di transito anche per i mezzi  agricoli di un’azienda  che risiede lungo via Buozzi.

L’errore consiste nel fatto che il tratto della Ciclovia Adriatica non conclude l'ultimo stralcio di pista già esistente sulla via, ma si tratta di un progetto che non ha tenuto conto di quello già depositato presso l'ufficio tecnico del Comune di Porto Tolle. Una problematica emersa solo dopo il completamento dell’infrastruttura, che ha portato alla raccolta di 250 firme per una petizione consegnata al Comune e inviata al Prefetto di Rovigo.

Per fare chiarezza sulla vicenda, i consiglieri di minoranza si sono recati presso gli uffici comunali per visionare il progetto, ma senza successo: la documentazione non risultava presente all’ufficio tecnico. A quel punto, il gruppo si è rivolto a Veneto Strade, società incaricata della realizzazione dell’opera, che ha chiarito come, prima dell’approvazione del progetto, i Comuni interessati fossero stati convocati per presentare eventuali osservazioni. Porto Tolle, tuttavia, non ha partecipato alla riunione, consentendo l’approvazione automatica per silenzio-assenso. Il tutto è avvenuto in un periodo particolarmente delicato, a cavallo delle ultime elezioni comunali e con un cambio di organico nell’ufficio tecnico del Comune.

Il sindaco, durante la seduta pubblica, ha ricostruito l’iter burocratico e illustrato gli stanziamenti del PNRR destinati alla Ciclovia Adriatica. Il tratto portotollese, finanziato con circa 3 milioni di euro, si inserisce in un percorso che collega il Veneto al Gargano e attraversa i Comuni di Rosolina, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po e Ariano nel Polesine. A Porto Tolle, l’intervento ha riguardato:775mila euro per la ciclabile di Via Buozzi e la passerella di Ca’ Mello;1,3 milioni di euro per il secondo lotto, che comprende l’allargamento della pista, il tratto sul ponte verso Ca’ Venier e l’ampliamento sulla SP 37;298mila euro per il terzo lotto, con il rialzo del parapetto sul Po di Venezia e il raccordo con il cimitero di Ca’ Tiepolo;100.677,99 euro per l’intervento a lato del cimitero di Ca’ Tiepolo;220.666,56 euro per il tratto lungo la SP 38, sul Po della Donzella.

 “Qualora l’azienda non si facesse carico della questione, dovremo attendere i tempi necessari affinché la ciclovia venga data in consegna al Comune, cosa che avverrà tra circa un anno. – ha spiegato il sindaco Pizzoli – Con l’ufficio tecnico stiamo però valutando più soluzioni per poter intervenire sulla carreggiata anche prima che ci venga consegnata la ciclabile. Intendiamo comunque insistere con Veneto Strade per una risoluzione in tempi rapidi del problema.”

Alla richiesta della minoranza di redigere un documento congiunto per sollecitare la risoluzione della problematica, il sindaco ha risposto con un lungo intervento, respingendo di fatto la proposta. Significativo il silenzio del resto della Giunta, compreso l’assessore ai lavori pubblici, lo stesso che, nel settembre 2023, aveva presentato in Consiglio comunale il progetto della Ciclovia Adriatica.

Guendalina Ferro

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