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Porto Tolle celebra i 50 anni  del volontario Gianfranco Marangon

Quando donare diventa una missione

Municipio

Comune di Porto Tolle

Cinquanta anni di FIDAS, cinquant’anni di Gianfranco Marangon. Due storie, un unico cuore.

PORTO TOLLE – L’Amministrazione Comunale ha voluto rendere omaggio a uno dei volti più autentici del volontariato polesano: Gianfranco Marangon, storico donatore e anima instancabile della FIDAS, che quest’anno festeggia i suoi 50 anni di impegno e passione al servizio dell’associazione. Un traguardo che coincide con il cinquantesimo anniversario dalla nascita di FIDAS Polesana, a testimonianza di un percorso umano e associativo che ha camminato di pari passo con la crescita del territorio. La cerimonia si è svolta in municipio alla presenza del sindaco e dell’assessore ai servizi sociali.

 Con emozione, Gianfranco Marangon ha ricordato la sua prima donazione di sangue, risalente al 1971, durante il servizio militare: “Allora si ricevevano tre giorni di riposo, ma da quel momento ho capito che donare mi faceva stare bene”. Da allora non si è più fermato, ricoprendo ruoli chiave nell’associazione: tesoriere, poi vicepresidente per tre anni e presidente per altri tre. Oggi, da revisore dei conti, ha scelto di lasciare spazio ai giovani, continuando però a offrire la sua esperienza e il suo entusiasmo.

A Porto Tolle contiamo circa cento iscritti FIDAS”, ha ricordato, “un numero importante, ma ciò che conta davvero è lo spirito con cui si dona. FIDAS e AVIS non sono concorrenti, ma due realtà unite dallo stesso obiettivo: salvare vite”.

Il consigliere provinciale Sandro Garbin,   ha voluto esprimere gratitudine a nome dell’associazione e del presidente FIDAS: “Abbiamo condiviso momenti difficili e altri pieni di soddisfazione, ma Gianfranco ha sempre dimostrato una forza e una passione straordinarie. Questo riconoscimento onora non solo lui, ma tutti coloro che credono nella solidarietà”. Garbin ha quindi donato al Comune una serigrafia della pittrice portovirese Fauzia Bertaglia, simbolo del legame profondo tra la comunità e FIDAS.

Il consigliere Luigi Negri ha ricordato il gruppo FIDAS di Polesine Camerini, che conta 15 iscritti, e ha voluto rendere omaggio alla moglie Cesira, “mani d’oro” che realizza oggetti artigianali a sostegno dell’associazione. “Non serve essere donatori per fare la differenza — ha detto — basta mettere cuore e dedizione in ciò che si fa”.

Da Scardovari, Luigino Mancin ha espresso gratitudine a chi ha reso possibile la nascita del gruppo locale, che oggi conta una cinquantina di iscritti: “Donare non è solo un gesto di altruismo, ma un’esperienza che arricchisce l’anima e rafforza i legami tra le persone”.

 

 

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