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16.06.2023 - 15:02
"Domani si terrà la più grande manifestazione annuale per i diritti civili che la nostra città ospita. Un’occasione per manifestare il proprio orgoglio nell’essere liberi di essere se stessi, di amare chi si vuole e di non subire per questo trattamenti di serie b.
Per questo è importante che le istituzioni che rappresentano i cittadini di Treviso, tutti i cittadini, ci siano. Il Sindaco Mario Conte, glielo ricordiamo, è il sindaco di tutti i trevigiani. Ci accusa di fare polemiche stucchevoli, ma di stucchevole c’è solo il suo equilibrismo sul tema dei diritti civili.
Garantire sostegno e spazi alla manifestazione non è una gentile concessione, ma il minimo che ci si aspetta, e in ogni caso rimane un fatto inequivocabile: mentre città come Padova, Verona, Roma, Milano hanno visto il Sindaco marciare a fianco della comunità LGBTQIA+, quello di Treviso se ne andrà al mare.
Non si può continuare nell’ambiguità di aperture e confronti a parole ma tirarsi sempre indietro quando c’è da metterci la faccia o la firma. Farsi supportare in questo poi da un ex sindaco che parlava di “pulizia etnica per i culattoni” è ancora più indicativo.
Noi domani saremo in piazza, come rappresentanti dei cittadini di Treviso, portando simbolicamente una fascia arcobaleno, visto che non ci è stato permesso di indossare quella ufficiale. Per noi non ci sono trevigiani di serie b e siamo orgogliosi di esprimerlo in ogni forma.
W il Treviso Pride!"
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