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Pesca, tre milioni di euro per rilanciare il comparto marittimo

Il Flag Veneziano ha presentato il nuovo Piano di azione locale per prossima programmazione dei fondi europei. Ora il voto in Regione

Oltre tre milioni di euro da investire per rimettere pesca e acquacoltura al centro dell'economia veneziana, sviluppando connessioni col turismo, affrontando il tema delle specie aliene quali il granchio blu e tutelando ambiente e biodiversità. Il Flag Veneziano ha predisposto il nuovo Piano di azione locale per la prossima programmazione del Fondo europeo Affari marittimi pesca e acquacoltura (Feampa) per il 2021-2027. Il documento sarà ora trasmesso alla Regione per l’approvazione. Il Piano di azione locale nasce sulla base delle criticità e dei bisogni, ma anche dei punti di forza e delle potenzialità, indicati nel percorso di consultazione tra i soggetti del compartimento marittimo veneziano. Intorno alle priorità individuate saranno sviluppati i bandi per accedere ai finanziamenti europei e dunque convergerà l'impiego delle risorse per l'area costiera di riferimento, ossia Venezia, Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea, Caorle e San Michele al Tagliamento. Oltre tre milioni di euro a disposizione, risorse destinate a sostenere progettualità coerenti con le finalità definite, tutte con una ricaduta diretta e concreta sulle imprese del settore e sul territorio.

Piano di azione locale per la pesca, ecco il FARI

È FARI l'acronimo scelto per racchiudere le parole chiave del nuovo Piano di azione locale: "Filiere, Ambiente, Resilienza e Imprese". A evocare anche la finalità, perseguita con il lavoro svolto dai partner, di "far luce" sulle criticità da affrontare, come sugli strumenti e le possibili soluzioni da mettere in campo grazie alla prossima programmazione europea. Numerose le azioni individuate, con l'obiettivo primario di supportare il rilancio del sistema ittico veneziano, colpito negli ultimi anni da una notevole contrazione, e di rimetterlo al centro nell'economia locale.
Antonio Gottardo, Flag Veneziano
«Vogliamo rendere resistente ai grandi cambiamenti in atto il sistema ittico veneziano, supportando la creazione di una filiera competitiva e sostenibile – spiega il presidente Antonio Gottardo,–. Competitiva, perché il Piano di azione mira a far diventare le imprese più moderne, innovative e interconnesse anche ad altri settori come il turismo, nonché a valorizzare le produzioni locali con la ricerca di nuovi mercati, nuove strategie di commercializzazione e tracciabilità. Sostenibile, perché c'è un'attenzione trasversale a tutta la strategia: riduzione degli impatti delle attività sull'ambiente, migliore gestione dei rifiuti in mare, gestione sostenibile delle catture accanto alla protezione delle specie sensibili e salvaguardia delle specie ittiche locali, introduzione di aree tutelate, riduzione dei consumi energetici e utilizzo di fonti energetiche più sostenibili». «C'è naturalmente anche l'input a sostenere progettualità pilota che mirino a trasformare in opportunità la sfida derivante dall'arrivo di nuove specie, granchio blu in primis», conclude Gottardo. Costituito lo scorso 25 settembre e operativo fino al 2029 (termine dell’attuazione del Piano), il nuovo Flag Veneziano è composto da Vegal (Agenzia di sviluppo del Veneto Orientale), che ne è capofila, Comune di Caorle, Comune di Cavallino-Treporti, Comune di San Michele al Tagliamento, Camera di Commercio di Venezia Rovigo, le tre organizzazioni di rappresentanza del mondo cooperativo Legacoop Veneto, Confcooperative e Agci (Associazione generale Cooperative Italiane), e ancora Ama (Associazione Mediterranea Acquacoltura), Coldiretti Venezia, Cia Veneto, Civ (Consorzio Ittico veneziano), le Organizzazioni di produttori Bivalvia Veneto e I Fasolari. Dall'assemblea dello scorso venerdì, che ne ha approvato l'adesione, si aggiungono Comune di Venezia e Città metropolitana di Venezia.
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