Delegazione degli industriali di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo sarà a Bucarest per rafforzare le relazioni istituzionali ed economiche

Negli scorsi decenni è stata una delle mete d'elezione per le imprese venete, dove investire e impiantare nuovi stabilimenti. Poi è "passata di moda". Da qualche tempo l'interesse è tornato a salire: è in partenza la missione di
Confindustria Veneto Est verso la Romania. Una rappresentanza di imprese associate, soprattutto dei settori di meccanica, chimica, agroalimentare ed energia, sarà a Bucarest dal 7 al 9 novembre. L'iniziativa costituisce il primo seguito operativo al Protocollo per la cooperazione economica e commerciale firmato il 21 febbraio scorso da Confindustria Veneto Est e
Confindustria Romania. A guidare la delegazione sarà Alessandra Polin, consigliera delegata per l’Internazionalizzazione di Cve, e vi partecipano, tra gli altri, il presidente del Gruppo Vinicolo dell'associazione,
Stefano Bottega, e il Presidente di Finest,
Alessandro Minon. La missione si articolerà in tre direzioni: quella istituzionale, coordinata dal presidente di Confindustria Romania,
Giulio Bertola, e quelle economiche per le aziende, con un seminario di studi e gli incontri B2B organizzati dalle rispettive strutture confindustriali. Proprio il seminario aprirà il programma martedì 7: dopo il saluto del presidente di Confindustria Romania, interverrà
Alfredo Durante Mangoni,
ambasciatore d’Italia in Romania, a cui seguiranno i contributi di Polin e Minon, sulle
opportunità di rafforzamento della cooperazione industriale, commerciale, di investimento e di finanza agevolata. Focus su alcuni settori chiave, come macchine, energie rinnovabili,digitale, agroindustria, infrastrutture, anche alla luce del PNRR romeno, pari 29,2 miliardi di euro in tre anni, ai quali si aggiungono 1,4 miliardi dal RePower EU. Gli importanti
incontri con le istituzioni romene sono previsti, nei giorni
7 e 8 novembre, presso il Ministero dell’Economia, il Ministero dell’Agricoltura e alcuni Dipartimenti dell’Amministrazione Presidenziale romena.per discutere il rafforzamento delle relazioni nei settori focus. In parallelo, si svolgerà, dal 7 al 9 novembre, una serie di
incontri diretti tra le imprenditori di Confindustria Veneto Est e 30 imprese romene per intensificare le relazioni industriali e commerciali bilaterali.
Polin: "Rapporti privilegiati e opportunità di investimento"
"In uno scenario internazionale in rallentamento e incerto, la Romania è il Paese dell’Est Europa con il quale il Veneto ha un rapporto privilegiato - dichiara
Alessandra Polin, consigliere delegata di Confindustria Veneto Est per l’Internazionalizzazione -
sia per i solidi legami che affondano le radici nel passato sia per la vivacità degli scambi. Questa prima missione che segue all'intesa con Confindustria Romania, è frutto della volontà di migliorare l’integrazione e la crescita che lega il nostro territorio a Bucarest e all'area dei Balcani, dove opera da anni un sistema associativo tra i più consolidati. Grazie a questa partnership possiamo offrire alle aziende relazioni istituzionali e di networking che potranno rafforzare le collaborazioni commerciali o di fornitura (nearshoring) con imprese romene, dischiudere progetti e opportunità da cogliere con il Pnrr romeno, nei settori dell’energia e infrastrutture, sostenibilità ambientale, agroindustria e alimentare, sanità. E diventare anche la base per poter dare il nostro contributo alla ricostruzione della vicina Ucraina che va ben oltre i soli interessi economici".
Scambi in leggero calo, ma il Veneto Est resta leader

Forte di una crescita che nel 2022 registra un +21,9% rispetto al 2021, l’interscambio dell’Italia con la Romania ha raggiunto un valore di 19 miliardi di euro, secondo partner commerciale di Bucarest. Nonostante il leggero calo nei primi sei mesi 2023 (-1,8%), l’
interscambio del Veneto con la Romania è cresciuto a doppia cifra negli ultimi anni: +19,4% nel 2022 (+24,5% rispetto al 2019), per un valore di circa
4,2 miliardi di euro, spinto soprattutto dalle esportazioni (2,2 miliardi, +13,6%). Il
Veneto Est in particolare, ovvero i
territori di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, concorrono per il 63,7% all’interscambio regionale con Bucarest (e al 14% di quello nazionale), per un valore complessivo di
2,7 miliardi di euro,con esportazioni per circa 1,3 miliardi. Tra le province, trainano le performance di Venezia e Padova:+83,9% (per il balzo dell’import di metalli di base) e +24,7%rispettivamente, l’interscambio 2022 con la Romania. Se si allarga lo sguardo al complesso dei
Balcani occidentali (Romania, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia), tra il Veneto e quest’area si è alimentato un vivace interscambio negli ultimi due anni: in lieve flessione nei primi sei mesi 2023 (-0,5%), ma in crescita del 19,9% nel 2022 (+27% sul pre Covid), per un valore prossimo agli
11,3 miliardi di euro. Il
Veneto Est concorre per ben il 56,6% a questo risultato, per un interscambio con i Balcani occidentali del valore di
6,4 miliardi (+19,4%). Positive in questo caso le performance di tutte le quattro province di Confindustria Veneto Est, anche per effetto dell’import dei prodotti energetici: Venezia +38,4%, Treviso +17,1%, Padova +16,5%, Rovigo +0,2%,
Nel paese dell'Est 300 aziende italiane associate
Confindustria Romania è l’associazione a servizio degli imprenditori italiani in Romania e una delle più longeve e consolidate rappresentanze imprenditoriali all’estero. Costituita tra il 2001 e il 2003 come Unimpresa Romania, diventa Patronato riconosciuto dal Governo già dal 2005, con la mission di sostenere, orientare e difendere gli interessi del tessuto imprenditoriale italiano attivo in Romania. Con circa 300 associati, che coprono circa 35mila posti di lavoro, Confindustria Romania rappresenta gli interessi delle imprese italiane, essendo l'unico organismo rappresentativo di questo tipo, attivo in tutti i settori economici e strategici della Romania, con presenza in diverse regioni del Paese. Oltre alla sede centrale di Bucarest, conta su 9 uffici di rappresentanza nelle principali città romene.