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Preoccupazione dei sindacati

Chiude la base EasyJet a Venezia

I sindacati esprimono preoccupazione per i 200 lavoratori coinvolti e chiedono che lo sviluppo della compagnia non avvenga a discapito dei dipendenti

Adamo Chiesa

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12.09.2024 - 15:26

EasyJet annuncia chiusura della base a Venezia e nuovi investimenti in Italia

Immagine di repertorio

I sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti esprimono seria preoccupazione per la decisione unilaterale di EasyJet di chiudere la base operativa di Venezia Tessera entro marzo 2025. Secondo quanto riportato in una nota congiunta, la chiusura avrà un impatto drammatico su circa 200 lavoratori e le loro famiglie. Le organizzazioni sindacali si dichiarano pronte al confronto con l'azienda, sottolineando l’importanza di tutelare i dipendenti veneziani e di garantire che l’espansione della compagnia non avvenga a scapito di chi lavora per essa. Siamo consapevoli delle opportunità di crescita che EasyJet può cogliere in Italia – proseguono i sindacati – e sosteniamo pienamente il piano di espansione, soprattutto con l'apertura di nuove basi a Roma Fiumicino e Milano Linate. Tuttavia, si evidenzia la necessità di un approccio che tenga in considerazione le esigenze dei dipendenti. Filt Cgil e Uiltrasporti richiedono che EasyJet mantenga lo stesso impegno sociale che l'ha resa un esempio di equilibrio tra profitti, welfare e rispetto delle regole del lavoro in Italia. È imprescindibile – concludono – che l'azienda avvii un dialogo costruttivo con le parti sociali per trovare soluzioni sostenibili che tutelino i lavoratori.

Le organizzazioni sindacali si dichiarano pronte al confronto con l'azienda, sottolineando l’importanza di tutelare i dipendenti veneziani e di garantire che l’espansione della compagnia non avvenga a scapito di chi lavora per essa. "Siamo consapevoli delle opportunità di crescita che EasyJet può cogliere in Italia – proseguono i sindacati – e sosteniamo pienamente il piano di espansione, soprattutto con l'apertura di nuove basi a Roma Fiumicino e Milano Linate". Tuttavia, si evidenzia la necessità di un approccio che tenga in considerazione le esigenze dei dipendenti.

Filt Cgil e Uiltrasporti richiedono che EasyJet mantenga lo stesso impegno sociale che l'ha resa un esempio di equilibrio tra profitti, welfare e rispetto delle regole del lavoro in Italia. "È imprescindibile – concludono – che l'azienda avvii un dialogo costruttivo con le parti sociali per trovare soluzioni sostenibili che tutelino i lavoratori".