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21.05.2024 - 15:30
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, l’11 aprile 2024 ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva dalle lezioni.
Le risorse, 80 milioni di euro in più rispetto al progetto del precedente biennio, consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle proposte delle scuole, tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti.
La platea dei destinatari e la durata dei percorsi potranno essere ulteriormente ampliate dalle scuole grazie ad accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie, sull'esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base all'autonomia scolastica.
In un’intervista Valditara dichiara: “Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d'estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore. Una scuola che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l'anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.
I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, permetteranno di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l'aggregazione, l'inclusione e la socialità. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.
Le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni Pnrr del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni Pnrr per azioni di potenziamento delle competenze Stem.
Gli istituti scolastici possono aderire all’avviso PN Scuola e competenze fino al 24 maggio, ore 18, presentando i progetti sul nuovo sistema informativo SIF2127.
L’accesso al nuovo applicativo SIF2127 può avvenire sul sito https://pn20212027.istruzione.it dalla sezione “Accedi ai Servizi”, con il supporto del “Manuale Accesso” presente nella stessa area di accesso.
Oltre all’impossibilità di permettersi un centro estivo, molte sono le famiglie costrette, sempre per motivi economici a rinunciare alle vacanze. Queste, accanto allo svago, rappresentano anche la possibilità di condividere esperienze con la propria famiglia e un'opportunità formativa unica nei mesi di sospensione del percorso scolastico.
Stando ai dati Istat aggiornati al 2022, complessivamente, la quota di famiglie che per un disagio economico sono costrette a rinunciare alle vacanze è diminuita, come si osserva dalla serie storica degli ultimi 15 anni.
Dopo l'aumento seguito alla recessione tra 2008 e 2012, quando crebbe di oltre 10 punti in meno di un lustro, la percentuale è progressivamente calata negli anni successivi. Scendendo sotto la soglia del 45% dal 2017 e attestandosi al 42,7% nel 2019.
Nel 2020 in media è sceso al 37%: un dato su cui è possibile ipotizzare abbia avuto un'incidenza il bonus vacanze, previsto proprio in quell'anno dal decreto 34/2020.
Un provvedimento rivolto ai nuclei familiari con al massimo 40mila euro di Isee e successivamente esteso fino al 31 dicembre 2021. Tuttavia il calo è stato asimmetrico tra le diverse famiglie, risultando più contenuto tra i nuclei con almeno 3 figli piccoli.
Nel confronto tra le aree geografiche, si osserva come la quota di famiglie che non possono permettersi una settimana di ferie all'anno sia molto superiore nel mezzogiorno.
Superano la metà del totale sia nel sud continentale (50,8%) che nelle isole (50,1%). La percentuale è più contenuta nel resto del paese, anche se riguarda comunque più di un nucleo su 3 nel centro Italia (37,2%) e oltre uno su 4 nel nord-ovest (28,8%) e nel nord-est (26,7%).
Giulia Sciarrotta
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