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Crisi dell'abbigliamento
18.10.2024 - 16:37
Immagine di repertorio
Venezia, 18 ottobre - Il settore della moda veneta ha subito una battuta d'arresto nel primo semestre del 2024, con un calo delle esportazioni pari al -7,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La flessione è leggermente più alta del dato nazionale, che si attesta al -5,3%. Nonostante questa contrazione, il comparto veneto continua a mantenere un ruolo di primo piano a livello nazionale, con esportazioni che superano i 5,5 miliardi di euro, pari al 17,7% del totale italiano.
A discutere della situazione critica e delle prospettive di ripresa sono stati i presidenti del Gruppo Sistema Moda, Roberto Bottoli, e del Gruppo Calzatura, Daniele Salmaso, di Confindustria Veneto Est. L'incontro è avvenuto a pochi giorni dalla terza edizione del Venice Sustainable Fashion Forum, previsto per il 24 e 25 ottobre a Venezia, un appuntamento internazionale dedicato alla transizione sostenibile della filiera moda e alle sue evoluzioni fino al 2030.
Il settore della moda in Veneto conta 9.387 unità locali, che rappresentano il 10,7% del totale nazionale, con oltre 70 mila addetti, pari al 14,8% del comparto italiano. Tuttavia, secondo i rappresentanti di Confindustria Veneto Est, il comparto è attualmente "alle prese con una congiuntura globale avversa" e necessita di adottare nuove strategie per affrontare le sfide imposte dal mercato europeo. Tali sfide stanno già influenzando la competitività, la produzione e i ricavi, oltre a ridefinire il modo in cui i consumatori si approcciano ai prodotti di moda.
La transizione verso modelli produttivi sostenibili, oltre a essere una necessità ambientale, appare sempre più come una condizione imprescindibile per la ripresa e la crescita del settore.
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