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Lotta sindacale

Sciopero Edim Bosch: “Gli operai non paghino per la crisi del settore automotive”

Fiom e Fim mobilitano lavoratori e cittadini: presidio ai cancelli dell'azienda di Quero contro esuberi e chiusure

Edim Bosch

Lo stabilimento Edim Bosch di Quero

Domani, alla Edim Bosch di Quero, si terranno quattro ore di sciopero a fine turno, accompagnate da un presidio ai cancelli dello stabilimento a partire dalle 11:30. La protesta, organizzata dai delegati e dalle segreterie provinciali di Fiom-Cgil e Fim-Cisl di Belluno, si inserisce nella vertenza contro l’annunciata cessione degli stabilimenti di Setteville e Villasanta da parte del gruppo Bosch, con un conseguente piano di esuberi che coinvolgerebbe 160 lavoratori su 380 occupati.

I sindacati chiedono alla Edim Bosch di fare un passo indietro, ritirando la decisione e rispettando gli impegni precedentemente presi. “Non è accettabile che le lavoratrici e i lavoratori siano sempre le prime vittime della crisi nel settore della componentistica per l’automotive”, denunciano Fiom e Fim.

Le organizzazioni sindacali fanno appello anche al territorio: “Chiediamo alle istituzioni provinciali, alle forze sociali, ai partiti politici e a tutti i cittadini di unirsi alla nostra lotta, partecipando al presidio di martedì mattina. Salvare le nostre fabbriche significa salvaguardare i posti di lavoro e la tenuta sociale di questa provincia”.

Il presidio, assicurano i sindacati, sarà attivo fino al prossimo incontro con l’azienda, previsto per il 3 dicembre, con l’obiettivo di ottenere un confronto aperto basato sulle richieste dei lavoratori.

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