Lotta sindacale a Vicenza: metalmeccanici in piazza per salari e diritti

Manifestazione e sciopero per il rinnovo del contratto nazionale e per politiche industriali più solide

Adamo Chiesa

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21.02.2025 - 18:55

Giancarlo Puggioni con bandiera Cgil

Giornata di mobilitazione per i lavoratori metalmeccanici della provincia di Vicenza, che hanno incrociato le braccia per rivendicare salari più equi e maggiori tutele contrattuali. A sottolineare l’importanza della protesta è Giancarlo Puggioni, segretario generale della CGIL di Vicenza e provincia. “Oggi è una giornata importante per la lotta sindacale su salario e diritti”, ha dichiarato Puggioni, evidenziando il ruolo cruciale del settore per l’economia locale. “Il manifatturiero e il metalmeccanico rappresentano una colonna portante per lo sviluppo del territorio e per l’occupazione. Non possiamo permettere che il comparto viva alla giornata: servono investimenti e politiche industriali in grado di accompagnare la transizione ecologica e digitale”. Il segretario della CGIL ha inoltre ricordato che la piattaforma per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) è stata approvata da oltre il 90% delle lavoratrici e dei lavoratori, ma lamenta la mancanza di apertura al dialogo da parte di Federmeccanica. “L’indisponibilità a discutere e confrontarsi è un errore politico e strategico – ha concluso Puggioni –. La trattativa deve riaprirsi nell’interesse generale del Paese”. La mobilitazione odierna rappresenta quindi un passaggio cruciale nella vertenza sindacale, con i lavoratori determinati a far sentire la propria voce per un futuro più stabile e sicuro nel settore industriale.

“Oggi è una giornata importante per la lotta sindacale su salario e diritti”, ha dichiarato Puggioni, evidenziando il ruolo cruciale del settore per l’economia locale. “Il manifatturiero e il metalmeccanico rappresentano una colonna portante per lo sviluppo del territorio e per l’occupazione. Non possiamo permettere che il comparto viva alla giornata: servono investimenti e politiche industriali in grado di accompagnare la transizione ecologica e digitale”.

Il segretario della CGIL ha inoltre ricordato che la piattaforma per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) è stata approvata da oltre il 90% delle lavoratrici e dei lavoratori, ma lamenta la mancanza di apertura al dialogo da parte di Federmeccanica. “L’indisponibilità a discutere e confrontarsi è un errore politico e strategico – ha concluso Puggioni –. La trattativa deve riaprirsi nell’interesse generale del Paese”.

La mobilitazione odierna rappresenta quindi un passaggio cruciale nella vertenza sindacale, con i lavoratori determinati a far sentire la propria voce per un futuro più stabile e sicuro nel settore industriale.