Candidati a confronto. Giorgio De Nardi è il candidato della coalizione di centrosinistra
Giorgio De Nardi è il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra che riunisce Partito Democratico, Treviso Civica, Coalizione Civica per Treviso, Volt, Europa Verde e la lista civica dello stesso De Nardi, che ha 62 anni ed è un imprenditore. È fondatore e presidente di Aton, Società Benefit di Lancenigo specializzata in innovazione e informatica per le imprese.Nel corso degli anni la pedonalizzazione del centro storico è sempre stata tra le questioni rilevanti delle campagne elettorali, ma finora ai dibattiti non sono seguite azioni decisive da parte delle amministrazioni che si sono susseguite. Qual è la sua posizione sul tema? “Sostenibilità ambientale vuol dire fermare il consumo di suolo, difendere l’aria e le acque dall’inquinamento, un trasporto pubblico accessibile per tutti i cittadini che possa ridurre l’uso degli autoveicoli privati, promuovendo così l’economia circolare. Come coalizione vogliamo ridurre il traffico di auto accogliendolo in parcheggi multipiano fuori mura, aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico urbano ed extraurbano, potenziare la mobilità dolce, incrementare le piste ciclopedonali, per contrastare, con obiettivo zero, le morti su strada, gli incidenti gravi e migliorare la qualità dell’aria, causa primaria di malattie croniche. Per raggiungere questi risultati, bisogna agire con una visione progettuale e complessiva di Treviso. La pedonalizzazione del centro non può attendere i termini del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile approvato dalla presente amministrazione che la sposterebbe addirittura oltre il decennio, così come l’ampliamento diffuso delle zone 30 all’ora. Serve accelerare questo processo dimezzando almeno i suoi tempi di esecuzione”. Grande viabilità: quarto lotto della tangenziale e Terraglio est sono le infrastrutture risolutive per la mobilità cittadina? “Il quarto lotto della tangenziale rappresenta un'opera strategica per proseguire l'anello della tangenziale attorno alla città: con l'apertura della Pedemontana risulta ancora più urgente scaricare il traffico pesante proveniente dalla Feltrina dal quartiere di San Giuseppe. Ad oggi non ci sono progetti esecutivi su cui discutere, sarà sicuramente importante lavorare con Anas sul tragitto meno impattante, sulle mitigazioni per i residenti e sulle compensazioni per il quartiere di Monigo. Per quanto riguarda il Terraglio est, l'analisi dei flussi di traffico prodotti da Veneto Strade dice che sarebbe più urgente ottenere la liberalizzazione dell'A27, sfruttando maggiormente un'infrastruttura già esistente e sottoutilizzata, evitando l'ennesima costosa cementificazione del territorio. Inoltre gli aumenti del traffico del Terraglio est andranno a congestionare un quadrante ora già in difficoltà come quello del sottopasso di via Venier e la chiesa Votiva”. In un territorio provinciale fortemente turistico che ruolo deve spettare a una città di cultura qual è Treviso? Quali sono le sue proposte? “Tutti gli spazi della città possono diventare spazi culturali, non solo quelli tradizionalmente dedicati, disseminando gli eventi culturali, musicali e teatrali nei quartieri. Treviso può diventare meta europea di turismo sostenibile e responsabile, valorizzando l’offerta museale, artistica, naturalistica ed enogastronomica, promuovendo progetti integrati che valorizzino la rete ciclabile internazionale che passa per la città e la posizionino, grazie agli strumenti di diffusione digitale, come un’eccellenza mondiale, candidata ad essere la Capitale del Cicloturismo. In quest’ottica diventa fondamentale rivedere la gestione degli spazi espositivi esistenti considerandone dei nuovi. A questo proposito, bisogna ascoltare le esigenze di artisti e associazioni del territorio che contribuiscono a incentivare quel senso di appartenenza, indispensabile per vivere maggiormente il centro storico. Bisogna ad esempio riallacciare i rapporti con l’associazione Treviso Ricerca Arte che ha saputo far rinascere un gioiello come l’antico palazzo Ca’ dei Ricchi attirando una vasta platea di pubblico a livello regionale”.
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