Il 14 e 15 maggio dalle urne uscirà la nuova amministrazione comunale del capoluogo
Cinque candidati sindaco e quattordici liste. E la corsa per la conquista di Ca’ Sugana sta per giungere al termine, dopo una campagna elettorale a tratti sottotono, in altri più frizzantina, in altri ancora battibeccante, fra scaramucce, polemiche, tensioni e anche (purtroppo) un episodio grave, con le minacce via social di un candidato consigliere, poi estromesso dalla sua lista, ai danni di due avversari politici. A contendersi la poltrona di primo cittadino sono il sindaco uscente Mario Conte, che si ripresenta forte dell’appoggio compatto del centrodestra unito, il neofita della politica Giorgio De Nardi, imprenditore scelto dalla coalizione di centrosinistra, il consigliere comunale uscente Nicolò Rocco, che guida il Terzo Polo, il candidato di Movimento 5 Stelle e Unione Popolare Maurizio Mestriner e Luigino Rancan, ex medico di base ed ex sindaco di Mansuè, sostenuto dal Popolo della Famiglia, che aveva iniziato la campagna elettorale assieme al centrodestra ma, subito dopo le prese di posizione di Conte sull’iscrizione nel registro dell’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali, ha strappato l’alleanza e deciso la corsa in solitaria. Fuori dai giochi sono rimasti il candidato del Partito Comunista, Ugo Moro, cassato dalla commissione mandamentale perché la documentazione presentata per la candidatura della lista non era in regola (Moro aveva già presenziato a tutti i primi confronti) e Martina Tagliapietra con la lista SudchiamaNord, arrivata fuori tempo massimo. Nel 2018 Mario Conte fu eletto direttamente al primo turno, senza dover ricorrere al ballottaggio, con il 54,49 per cento, lasciando il sindaco uscente Giovanni Manildo al 37,63 per cento. Allora i candidati erano sei, con il centrosinistra diviso in tre (oltre a Manildo, Said Chaibi che prese l’1,13 per cento e Maristella Caldato che portò a casa l’1,89 per cento). A completare la rosa, Carla Condurso del Popolo della Famiglia (0,60 per cento) e Domenico Losappio del Movimento 5 Stelle (4,26 per cento) oggi in lista con Treviso Civica. (Continua dopo i dati...) In questi ultimi giorni proponiamo ai lettori un confronto fra i candidati sindaco su alcuni temi di governo della città – questa volta sul tavolo abbiamo scelto di mettere la possibilità che Treviso passi dall’essere sede universitaria a città universitaria – ma abbiamo anche chiesto loro quale sia il grande progetto o la grande opera che vorrebbe realizzare qualora venisse eletto, quali sono i punti di forza delle candidate e dei canditati delle liste che li accompagnano e li sostengono nella loro corsa e, infine, un appello al voto dei trevigiani. Un voto sul quale peserà molto l’incognita dell’affluenza: nell’ultima tornata amministrativa, quella che consacrò Conte, si presentò alle urne il 59,15 per cento degli aventi diritto. Sara Salin
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