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Amministrative Treviso, De Nardi sul tema sicurezza: "Non basta reprimere ma bisogna prevenire"

“Gli episodi di devianza si sono moltiplicati" sottolinea Giovanni Tonella, Segretario unione comunale Partito Democratico Treviso

”È necessario un vero impegno sulla sicurezza e nel contrasto del degrado!” Così esordisce Giovanni Tonella, Segretario unione comunale Partito Democratico Treviso che insieme a Giorgio De Nardi, candidato sindaco per Treviso appoggiato dal centrosinistra, affrontano il tema della sicurezza a Treviso. “In questi anni l’amministrazione Conte non ha saputo fronteggiare la crescente insicurezza. Gli episodi di devianza si sono moltiplicati;- aggiunge Tonella - i cittadini ci stanno manifestando questo problema in maniera sempre più netta. Serve costruire una strategia che realmente garantisca l’ordine e la legalità, con la collaborazione di tutte le forze dell’ordine, attraverso un’azione efficace e perentoria, e coinvolgendo la cittadinanza e operando per la prevenzione.” Il problema della sicurezza è molto sentito dai tanti trevigiani con cui la Coalizione si confronta quotidianamente. “Sicurezza e percezione della sicurezza sono concetti molto diversi, ma anche il secondo, in ogni caso, è un aspetto importante della vita nella nostra comunità.” – Interviene De Nardi, e aggiunge: “Non basta reprimere ma bisogna prevenire, favorendo le condizioni ottimali per creare zone vive e presidiate, oltre che rivitalizzare le aree dove si registrano i maggiori problemi. Con la desertificazione delle attività commerciali vengono a mancare gli occhi attenti e vigili dei negozianti, per non parlare dell’aspetto non secondario che dove ci sono attività c’è vita e luce.” “Non solo è necessario garantire l’ordine, cosa non pienamente garantita in questi anni, ma anche, se non soprattutto, prevenire e includere. Solo potenziando i servizi sociali e le forme di inclusione e valorizzazione, dando alternative alla devianza, si riuscirà veramente a fronteggiare il disagio che alimenta l’insicurezza. Come già funziona bene in molte altre città, vanno aperti maggiormente ai giovani gli spazi e gli impianti scolastici già numerosi in ogni angolo del territorio Comunale, senza gravare sul personale scolastico. Cooperative e associazioni di quartiere e dei genitori possono farsi carico di organizzare iniziative di sport, musica, cultura, giochi, aggregazione sociale anche tra diverse generazioni e culture, per contrastare la solitudine, l’emarginazione e alla dispersione scolastica ” conclude Tonella.
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