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DENTRO LA NOTIZIA. VICENZA 1/4
20.07.2025 - 18:19
Foto di repertorio
Schiacciata dalle principali città d’arte venete (Venezia, Verona e Padova), Vicenza d’estate non ha mai saputo attrarre grossi flussi turistici, se non quel turismo un po’ d’élite legato a Palladio. Le cose sono un po’ cambiate negli ultimi anni, vuoi per la riscoperta del turismo “lento”, ovverosia di quelle forme alternative di viaggio che privilegiano la contemplazione al mordi e fuggi, vuoi grazie ad azioni di marketing territoriale un po’ più coordinate rispetto al passato da parte di enti pubblici e privati, ma anche a seguito della diffusione di forme di ospitalità alternative agli hotel (B&B, affitti brevi, agriturismi, ecc).
Rispetto ad un tempo in cui la città si trasformava in deserto, con pochi esercizi pubblici e negozi aperti, le cose sono migliorate anche per i vicentini che, per svariati motivi, non possono o non vogliono andare in vacanza in questo periodo dell’anno. Oggi la città è certamente più vissuta, grazie a vacanze che si sono accorciate e diluite nel tempo, ma anche ad un’offerta di spettacoli e attività per il tempo libero che si è indubbiamente ampliata, con iniziative dedicate a giovani e meno giovani e che finiscono per coinvolgere anche i turisti.
A fare il punto della situazione è l’assessore alla cultura e al turismo Ilaria Fantin.
«Il 2024 ha segnato risultati in generale molto positivi. Se guardiamo al circuito dei Musei civici e delle sedi museali partner, abbiamo registrato un incremento significativo delle visite, che in alcuni mesi sono addirittura raddoppiate, come a Palazzo Chiericati: un successo trainato anche dall’apertura della nuova Ala Roi».
-Quali sono state le novità in questo primo semestre dell’anno?
«Abbiamo promosso una serie di aperture straordinarie, ampliando le possibilità di visita in diverse sedi museali, con l’obiettivo di moltiplicare le occasioni di fruizione culturale sia per i turisti che per i residenti della provincia di Vicenza. In questa direzione si inserisce anche la Platinum Card, pensata per favorire un accesso continuativo ai luoghi della cultura. I vicentini possono così tornare più volte nei musei civici, dove la programmazione è costantemente rinnovata, come dimostra l’attività della Basilica Palladiana dove si è appena conclusa la mostra Teatralità, che ha attirato oltre 30 mila visitatori. A fine giugno è stata inaugurata una nuova esposizione dedicata alla fotografia dei luoghi simbolo della Grande Guerra».
-Quanto agli eventi estivi?
«Credo non ci si possa lamentare: il calendario estivo propone oltre 250 eventi in tutta la città. Particolare attenzione è dedicata alle famiglie, con più di 40 appuntamenti di “Fabbrichiamo Cultura”, ospitati nella nuova sala polifunzionale della Basilica Palladiana. L’obiettivo è quello di rendere Vicenza sempre più attrattiva, garantendo una programmazione culturale dinamica, diversificata e coinvolgente: iniziative come la Festa della Musica, la Notte Bianca, il Cinema sotto le stelle, Desidera, Be Popular, Visoni di Danza, Terrestri d’Estate, Salotti Urbani, sono solo alcune delle iniziative che, grazie anche al Forum cultura, renderanno l’estate occasione di divertimento, ma anche di approfondimento di diverse tematiche».
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