La musica del pianista fuori posto per ricordare Giulia Cecchettin: un omaggio collettivo a Vigonovo

Nella mattinata di oggi, dalle ore 11.00 alle 12.00, davanti al Municipio di Vigonovo, si terrà un evento speciale per ricordare Giulia Cecchettin, la ventiduenne tragicamente uccisa dall’ex fidanzato un anno fa. A omaggiare la memoria della giovane sarà il pianista fuori posto, nome d’arte di Paolo Zanarella, che si esibirà in un toccante concerto di sola musica, senza parole, per un momento di raccoglimento collettivo.

L'iniziativa rappresenta un simbolo per la comunità, che si riunirà in un luogo particolarmente significativo: lo spazio antistante al Municipio, dove lo scorso anno furono deposti migliaia di fiori, peluche, messaggi e poesie in memoria di Giulia. Anche in questa occasione, accanto al pianoforte, saranno disposte le scarpette rosse di lana realizzate dalle volontarie e dai volontari del territorio, in vendita nelle prossime settimane per sostenere progetti contro la violenza di genere.

«Sarà un momento semplice. Abbiamo chiesto a Paolo Zanarella di suonare per Giulia nel luogo che ha raccolto l'anno scorso tanto dell'affetto che cittadini provenienti da ogni dove le hanno voluto dimostrare», ha spiegato il sindaco di Vigonovo, Luca Martello. «Ci sembra giusto ricordare Giulia celebrando una delle sue passioni, che era proprio la musica.»

Il Comune di Vigonovo ha inoltre programmato altre iniziative per commemorare la giovane e sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere. Da lunedì sera, infatti, il Municipio sarà illuminato di rosso come simbolo di consapevolezza, e il 3 dicembre saranno esposte le scarpette rosse in lana, create in collaborazione con il progetto “Il Cantiere delle Donne” di Padova. «Il ricavato della vendita delle scarpette sarà destinato a finanziare progetti di difesa delle donne», ha aggiunto il sindaco.

Infine, alle ore 9.00 si terrà una Santa Messa nella chiesa di Vigonovo per ricordare Giulia, in un momento di raccoglimento spirituale per tutta la comunità che, a un anno dalla tragedia, vuole restare unita e vigilante.