Il mito di Don Giovanni, simbolo della seduzione, della sfida al destino e della corsa verso la morte, ritorna sul palco del Teatro Goldoni di Venezia dal 24 al 26 gennaio. Arturo Cirillo, regista e attore, firma una rilettura personale del celebre personaggio, mescolando il comico paradossale di Molière, la poesia del libretto di Da Ponte e la grazia tragica della musica di Mozart.
In una produzione condivisa tra Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova ed Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale, Cirillo porta in scena una versione eclettica di Don Giovanni, interpretato da lui stesso e accompagnato da Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta e Giacomo Vigentini. Il regista esplora la forza del personaggio, che non può fare a meno di sedurre e recitare, senza mai fermarsi, fino a cadere nella sua tragica fine.
La passione per il personaggio di Don Giovanni affonda le radici nell’opera mozartiana e nel libretto di Da Ponte, che Cirillo ha avuto modo di esplorare già negli anni giovanili, durante gli studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Il regista ricorda che l’opera lo ha colpito non solo per la sua potenza musicale, ma anche per la drammaticità del personaggio, che affronta la morte con un mix di vitalità e disperazione. La sua versione si nutre di questo incontro, fondendo diverse forme teatrali e musicali per raccontare la storia di un uomo che continua a sedurre e recitare, fino alla sua morte inevitabile.