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Cultura e spettacolo

Venezia, "Ma per fortuna che c’era il Gaber": Gioele Dix celebra l’eredità di Giorgio Gaber

Oggi, 28 marzo, un tributo emozionante e originale a vent’anni dalla scomparsa dell’artista che ha segnato una generazione

Capodanno al Teatro Goldoni di Venezia: Un Tuffo nel Passato con "Carosello"

Teatro Goldoni, Venezia

In occasione del ventennale della scomparsa di Giorgio Gaber, l’attore e cantante Gioele Dix rende omaggio questa sera all'artista milanese al Teatro Goldoni di Venezia con uno spettacolo che è un vero e proprio viaggio nel suo mondo creativo. Gaber, uno dei più grandi interpreti delle contraddizioni e dei sogni di una generazione, ha saputo raccontare l'inquietudine dei giovani con una potenza espressiva unica, in grado di far ridere, riflettere e commuovere.

Lo spettacolo, dal titolo Ma per fortuna che c'era il Gaber, si inserisce nella lunga serie di tributi che Gioele Dix ha dedicato al maestro sin dal 2004, anno del primo Festival Gaber a Viareggio. Il racconto si snoda attraverso il teatro-canzone di Gaber e del suo storico collaboratore Sandro Luporini, intrecciando brani celebri con materiali inediti, tra cui canzoni mai eseguite e monologhi abbozzati, alcuni dei quali sono stati resi disponibili dalla Fondazione Gaber.

Il percorso teatrale non è solo una rivisitazione dei successi di Gaber, ma anche una scoperta di pezzi inediti, come un monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre e brani d'annata che riportano alla luce il talento irriverente e sempre attuale del duo Gaber-Luporini. Gioele Dix, che sul palco assume sia il ruolo di attore che di cantante, è accompagnato da due talentuosi musicisti: Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, suoi storici compagni nelle "scorribande gaberiane".

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