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Vinitaly 2025: con le donne la vendemmia diventa una sfida eco-friendly

Dal Veneto alla Sicilia, passando per l’Umbria, le imprenditrici vinicole lanciano la rivoluzione sostenibile con la vendemmia notturna e crepuscolare

Vinitaly 2025: con le donne la vendemmia diventa una sfida eco-friendly

La lotta contro il cambiamento climatico passa anche attraverso l’innovazione e l’ingegno delle donne. Durante la 57^ edizione del Vinitaly, le imprenditrici vinicole italiane hanno presentato soluzioni sostenibili che combinano tradizione e modernità, come la vendemmia notturna e all’alba, che non solo migliorano la qualità del vino, ma contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale.

Da nord a sud, dal Veneto alla Sicilia, passando per l’Umbria, tre esperienze sono diventate simbolo di un approccio vitivinicolo che mette al centro la sostenibilità. Valentina Galesso, presidente regionale di Donne Coldiretti Veneto, ha sottolineato: “Con queste pratiche innovative, vogliamo lanciare un messaggio alle 14.000 ‘signore del vino’ che animano il nostro settore. Le donne sono il motore del cambiamento che il settore vinicolo sta cercando, rispondendo concretamente alle sfide legate al cambiamento climatico.”

La vendemmia notturna e all’alba, che consiste nel raccogliere l'uva nelle ore più fresche della giornata, è una pratica che non solo preserva la qualità dei frutti, ma riduce anche il consumo di energia e ottimizza le risorse, evitando il riscaldamento eccessivo che danneggia le uve. Questi metodi offrono numerosi vantaggi, tra cui una maggiore efficienza e meno sprechi, con un impatto positivo sulla qualità del vino.

Sarah Dei Tos, viticoltrice di Vittorio Veneto, è stata una delle pioniere della vendemmia notturna certificata, un protocollo che regola l’intero processo, riducendo l’uso di refrigerazione e migliorando la qualità dell'uva grazie alla temperatura più bassa durante la notte. In Umbria, Monica Mariotti ha adattato la vendemmia alle sfide climatiche, spostando la raccolta nelle prime ore del mattino per evitare il caldo intenso del giorno, migliorando la qualità delle uve e riducendo l’impatto del riscaldamento globale. In Sicilia, José Rallo, nell’azienda Donnafugata, ha scelto la vendemmia all’alba per preservare le caratteristiche aromatiche dello Chardonnay, ottimizzando al contempo i consumi energetici.

Nonostante i progressi, le donne nel settore vinicolo devono affrontare molte difficoltà, come il divario di genere e le difficoltà nell’accesso a finanziamenti per avviare o ampliare le loro attività. Inoltre, spesso devono conciliare il lavoro con le responsabilità familiari. Tuttavia, queste imprenditrici continuano a lottare per il cambiamento, come dimostrano le esperienze presentate a Vinitaly, che pongono le basi per un futuro sempre più sostenibile per il settore.

Le donne del vino stanno diventando pioniere di una rivoluzione che unisce tradizione e innovazione, spingendo il settore vinicolo verso pratiche più sostenibili. Con l’adozione di tecniche come la vendemmia notturna, le imprenditrici italiane stanno rispondendo concretamente alle sfide poste dal cambiamento climatico, migliorando la qualità del loro vino e dimostrando che il futuro dell’enologia è green, grazie al loro impegno.

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