Andrea Pennacchi torna in scena con “Alieni in Laguna”: animali, paure e ambiente al centro del nuovo spettacolo

Debutto l’11 novembre al Teatro Toniolo di Mestre

Stefano Gabbiano

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12.10.2025 - 10:17

Andrea Pennacchi

Dopo il successo dei suoi spettacoli precedenti, Andrea Pennacchi torna sul palcoscenico con un nuovo lavoro teatrale che promette di far riflettere sorridendo: “Alieni in Laguna”, in scena dall’11 novembre al Teatro Toniolo di Mestre, è una narrazione coinvolgente che intreccia ironia, ecologia e antropologia. Presentato in anteprima all’Orto Botanico di Padova, il progetto nasce da uno studio approfondito sul nostro rapporto con la natura e gli animali. Dai granchi blu alle zanzare tigre, dagli orsi ai lupi, Pennacchi usa la metafora delle specie aliene per esplorare le nostre paure – nuove e antiche – e per porre una domanda scomoda e attuale: chi è davvero l’invasore? In uno stile che mescola teatro civile, comicità e poesia, Pennacchi ci accompagna tra ecosistemi fragili e equilibri infranti, senza mai perdere quel tono affettuoso e graffiante che lo ha reso una delle voci più amate del teatro contemporaneo. “Alieni in Laguna”, prodotto con cura e attenzione ai temi ambientali, vuole essere uno specchio della nostra società, capace di restituire al pubblico una visione più consapevole del mondo che ci circonda. In un’epoca in cui la biodiversità è minacciata e l’ambiente chiede attenzione, lo spettacolo diventa un’occasione per ripensare il nostro ruolo nella natura, con leggerezza, ma anche con responsabilità.

Dopo il successo dei suoi spettacoli precedenti, Andrea Pennacchi torna sul palcoscenico con un nuovo lavoro teatrale che promette di far riflettere sorridendo: “Alieni in Laguna”, in scena dall’11 novembre al Teatro Toniolo di Mestre, è una narrazione coinvolgente che intreccia ironia, ecologia e antropologia.

Presentato in anteprima all’Orto Botanico di Padova, il progetto nasce da uno studio approfondito sul nostro rapporto con la natura e gli animali. Dai granchi blu alle zanzare tigre, dagli orsi ai lupi, Pennacchi usa la metafora delle specie "aliene" per esplorare le nostre paure – nuove e antiche – e per porre una domanda scomoda e attuale: chi è davvero l’invasore?

In uno stile che mescola teatro civile, comicità e poesia, Pennacchi ci accompagna tra ecosistemi fragili e equilibri infranti, senza mai perdere quel tono affettuoso e graffiante che lo ha reso una delle voci più amate del teatro contemporaneo.

“Alieni in Laguna”, prodotto con cura e attenzione ai temi ambientali, vuole essere uno specchio della nostra società, capace di restituire al pubblico una visione più consapevole del mondo che ci circonda. In un’epoca in cui la biodiversità è minacciata e l’ambiente chiede attenzione, lo spettacolo diventa un’occasione per ripensare il nostro ruolo nella natura, con leggerezza, ma anche con responsabilità.