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“Domani, forse…”: la natura sospesa nei dipinti di Davide Pegoraro a Padova

La nuova mostra personale dell’artista padovano esplora spazi naturali privi della presenza umana

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Foto di repertorio

Apertura oggi, fino al 31 gennaio 2026, per la mostra personale “Domani, forse…” di Davide Pegoraro presso Ad Dal Pozzo Galleria d’Arte. Nato a Padova e laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2023, Pegoraro è stato insignito nel 2025 del PrismaArtPrize, consolidando la sua posizione tra le promesse più interessanti del panorama contemporaneo italiano.

L’esposizione, curata da Roberto Nardi, raccoglie una quindicina di opere su tela di varie dimensioni, tutte dedicate alla percezione di spazi naturali privi di presenza umana. Gli alberi, l’acqua, gli arbusti e le rare tracce di insetti diventano protagonisti di una natura sospesa, tra memoria di origini e suggerimenti di rinascita.

Un dialogo tra presente e altrove

Nei dipinti di Pegoraro emerge una cifra naturalistica che richiama, pur in chiave contemporanea, maestri francesi del passato. Gli spazi vuoti e la vegetazione evocano un senso di attesa e di mistero.

La struttura dei dipinti segue un orizzonte che organizza lo spazio ma al tempo stesso mette in scena uno scontro di realtà opposte: vicine e lontane, unite e separate, in un costante richiamo a guardare oltre il contingente, verso un “altrove” sospeso.

Il titolo della mostra, “Domani, forse…”, riprende la chiusa di una lettera di Claude Monet del 1925, richiamando il senso di attesa e di futuro incerto che pervade l’intera produzione dell’artista.

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