A Montegrotto va in scena il coraggio: “Quelle ragazze ribelli” per dire no alla violenza sulle donne

Uno spettacolo che intreccia storie vere di resistenza femminile

Stefano Gabbiano

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18.11.2025 - 11:10

A Montegrotto va in scena il coraggio: “Quelle ragazze ribelli” per dire no alla violenza sulle donne

Foto di repertorio

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una data che dal 1999 le Nazioni Unite hanno voluto scolpire nel calendario come monito e responsabilità collettiva, Montegrotto Terme accende i riflettori sul coraggio femminile. Venerdì 21 novembre, alle 21, la Biblioteca Civica Alda Merini ospiterà Quelle ragazze ribelli. Storie di coraggio, produzione del Teatro Due Mondi di Faenza, un lavoro teatrale che unisce racconto civile, memoria e resistenza. Nomi come Paula, Malala, Rosa, Giulia, Teresa, Shymaa emergono dal palco come fari di determinazione: donne che hanno trasformato la fragilità in forza, la paura in azione, sfidando sistemi costruiti da altri per limitarle. Le interpreti Tanja Horstmann e Maria Regosa danno corpo a queste storie con un linguaggio che parla ai giovani dagli undici anni in su, ma anche agli adulti che quelle battaglie le conoscono, le temono o le hanno vissute sulla pelle. In un tempo in cui la cronaca continua a ricordare quanto sia urgente educare al rispetto e riconoscere la violenza in ogni sua forma, lo spettacolo diventa più che un appuntamento culturale: è un invito a non voltarsi dall’altra parte.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una data che dal 1999 le Nazioni Unite hanno voluto scolpire nel calendario come monito e responsabilità collettiva, Montegrotto Terme accende i riflettori sul coraggio femminile.
Venerdì 21 novembre, alle 21, la Biblioteca Civica Alda Merini ospiterà Quelle ragazze ribelli. Storie di coraggio, produzione del Teatro Due Mondi di Faenza, un lavoro teatrale che unisce racconto civile, memoria e resistenza.

Nomi come Paula, Malala, Rosa, Giulia, Teresa, Shymaa emergono dal palco come fari di determinazione: donne che hanno trasformato la fragilità in forza, la paura in azione, sfidando sistemi costruiti da altri per limitarle.

Le interpreti Tanja Horstmann e Maria Regosa danno corpo a queste storie con un linguaggio che parla ai giovani dagli undici anni in su, ma anche agli adulti che quelle battaglie le conoscono, le temono o le hanno vissute sulla pelle.

In un tempo in cui la cronaca continua a ricordare quanto sia urgente educare al rispetto e riconoscere la violenza in ogni sua forma, lo spettacolo diventa più che un appuntamento culturale: è un invito a non voltarsi dall’altra parte.