A Sant’Urbano si celebra l’oro verde: torna la Festa dell’Olio Nuovo

Montecchio Maggiore dedica un pomeriggio ai sapori del territorio e alla cultura dell’olio

Stefano Gabbiano

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18.11.2025 - 13:20

A Sant’Urbano si celebra l’oro verde: torna la Festa dell’Olio Nuovo

Foto di repertorio

Profuma di autunno e di tradizioni antiche la Festa dell’Olio Nuovo, in programma domenica 23 novembre 2025 a Sant’Urbano di Montecchio Maggiore. Un appuntamento che negli anni è diventato un piccolo rito collettivo, capace di unire territorio, convivialità e passione per uno dei prodotti più preziosi dei colli vicentini: l’olio extravergine appena franto. A organizzare la giornata è l’Associazione Amici della Città di Montecchio, con il supporto di ARCA e il patrocinio del Comune, in un progetto che valorizza la cultura rurale e il lavoro delle famiglie che mantengono viva la tradizione olivicola. Alle 14 la passeggiata tra gli olivi: un viaggio nella storia del paesaggio La festa prenderà il via alle ore 14.00, con ritrovo nel piazzale delle ex Poste, da cui partirà una passeggiata guidata tra gli oliveti. Un percorso semplice e suggestivo che attraversa le colline del paese, tra filari, muretti a secco e piante secolari: un modo per scoprire da vicino il territorio e capire quanto lavoro, pazienza e passione ci siano dietro ogni goccia di olio nuovo. Degustazioni e atmosfere di un tempo nel piazzale della Chiesa Antica Il cuore della festa si sposterà poi nel piazzale della Chiesa Antica, dove l’olio nuovo diventerà protagonista assoluto. Gli ospiti potranno assaggiare: olio extravergine appena franto, stuzzichini e prodotti locali, piatti preparati in collaborazione con gli Amici dello Scopeton, custodi della tradizione gastronomica castellana. Un pomeriggio semplice, genuino, fatto di assaggi, chiacchiere, profumi e quel senso di comunità che è patrimonio vero dei piccoli borghi. Un tributo a un prodotto che racconta un territorio La Festa dell’Olio Nuovo non è soltanto una sagra, ma un modo per ricordare quanto l’olivo sia diventato simbolo di rinascita per questa zona di Montecchio Maggiore, tornata negli ultimi anni a investire su un’agricoltura di qualità. Un’occasione per rallentare, assaggiare e riscoprire le radici.

Profuma di autunno e di tradizioni antiche la Festa dell’Olio Nuovo, in programma domenica 23 novembre 2025 a Sant’Urbano di Montecchio Maggiore. Un appuntamento che negli anni è diventato un piccolo rito collettivo, capace di unire territorio, convivialità e passione per uno dei prodotti più preziosi dei colli vicentini: l’olio extravergine appena franto.

A organizzare la giornata è l’Associazione Amici della Città di Montecchio, con il supporto di ARCA e il patrocinio del Comune, in un progetto che valorizza la cultura rurale e il lavoro delle famiglie che mantengono viva la tradizione olivicola.

Alle 14 la passeggiata tra gli olivi: un viaggio nella storia del paesaggio

La festa prenderà il via alle ore 14.00, con ritrovo nel piazzale delle ex Poste, da cui partirà una passeggiata guidata tra gli oliveti.
Un percorso semplice e suggestivo che attraversa le colline del paese, tra filari, muretti a secco e piante secolari: un modo per scoprire da vicino il territorio e capire quanto lavoro, pazienza e passione ci siano dietro ogni goccia di olio nuovo.

Degustazioni e atmosfere di un tempo nel piazzale della Chiesa Antica

Il cuore della festa si sposterà poi nel piazzale della Chiesa Antica, dove l’olio nuovo diventerà protagonista assoluto.
Gli ospiti potranno assaggiare:

olio extravergine appena franto,
stuzzichini e prodotti locali,
piatti preparati in collaborazione con gli Amici dello Scopeton, custodi della tradizione gastronomica castellana.

Un pomeriggio semplice, genuino, fatto di assaggi, chiacchiere, profumi e quel senso di comunità che è patrimonio vero dei piccoli borghi.

Un tributo a un prodotto che racconta un territorio

La Festa dell’Olio Nuovo non è soltanto una sagra, ma un modo per ricordare quanto l’olivo sia diventato simbolo di rinascita per questa zona di Montecchio Maggiore, tornata negli ultimi anni a investire su un’agricoltura di qualità.
Un’occasione per rallentare, assaggiare e riscoprire le radici.