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“Narcisismo 2.0”: a Bassano del Grappa una serata per riconoscere le relazioni tossiche

Psicologi, investigatori e legali insieme per sensibilizzare il pubblico sui segnali di manipolazione e controllo

“Narcisismo 2.0”: a Bassano del Grappa una serata per riconoscere le relazioni tossiche

Le immagini sul posto

Si è svolto venerdì 28 novembre al Palazzo delle Competenze di Bassano del Grappa l’incontro pubblico “Narcisismo 2.0”, dedicato ai segnali delle relazioni tossiche e ai meccanismi di controllo che, spesso in modo silenzioso e progressivo, possono insinuarsi in ambito affettivo, familiare e sociale.

L’evento ha richiamato un pubblico numeroso e attento, con l’obiettivo di offrire strumenti concreti per riconoscere i campanelli d’allarme e capire quando una relazione diventa una “rete” difficile da abbandonare.

Tre esperti hanno guidato la serata, offrendo prospettive complementari sul tema:

Anna Vagli, criminologa e consulente tecnico forense, ha illustrato i meccanismi tipici della manipolazione narcisistica e le ragioni per cui le vittime spesso non percepiscono i segnali: non per incapacità, ma perché educate a normalizzare o giustificare comportamenti dannosi.

Generale Giampietro Lago, già comandante dei RIS di Parma, ha portato l’esperienza investigativa e sociale, sottolineando come la prevenzione richieda un lavoro culturale profondo più che la semplice inasprimento delle pene.

Avv. Chiara Rinaldi, legale della famiglia Matteuzzi, ha raccontato le difficoltà incontrate quando i casi arrivano in tribunale, tra tempi, procedure, misure cautelari e l’influenza degli stereotipi mediatici sulla percezione pubblica.

Durante la serata sono stati evidenziati comportamenti che spesso vengono interpretati come “attenzione” o “amore”, ma che possono trasformarsi in veri e propri strumenti di controllo: isolamento sociale, monitoraggio di telefono e spostamenti, gelosia patologica, svalutazione costante, manipolazione della realtà e uso del senso di colpa.

L’incontro ha affrontato anche le relazioni nate online, richiamando l’attenzione sull’uso di strumenti tecnologici di controllo come gli stalkerware, capaci di violare la privacy e intensificare il monitoraggio della vita delle persone.

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