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A Porto Viro il Settecento europeo tra organo e violino: concerto al Festival Antichi Organi

Un’occasione imperdibile per ascoltare il suono dell’organo Callido del 1787

A Porto Viro il Settecento europeo tra organo e violino: concerto al Festival Antichi Organi

Le immagini sul posto

Un viaggio musicale nel Settecento europeo attraverso le sonorità di un organo storico. Il 18 dicembre, alle ore 21, la chiesa di San Bartolomeo di Porto Viro ospiterà un concerto straordinario che celebra la bellezza dell’organo Gaetano Callido, realizzato nel 1787 e considerato una delle perle della musica d’epoca in Polesine. Il concerto si inserisce nel programma del Festival Antichi Organi del Polesine, giunto alla sua 22ª edizione, e promette di incantare il pubblico con un connubio unico di organo e violino, interpretato dai maestri Thomas Weissmüller e Leonardo Mariotto.

L'organo Callido, strumento straordinario della Scuola Veneta, è il protagonista indiscusso della serata. Caratterizzato da un suono brillante e argentato, è coetaneo di un altro celebre organo di Callido, quello della chiesa dell’Assunta di Loreo, sebbene si distingua per l’aggiunta dei registri ad ancia dei violoncelli. Il concerto “Il Settecento europeo, tra corde e fiati” esplorerà un repertorio che abbraccia le principali correnti musicali dell’epoca, con un programma che unisce le potenzialità sonore dell’organo e la raffinatezza del violino.

Durante la serata, il pubblico avrà la possibilità di apprezzare brani di grandi compositori come Händel, Vivaldi, Johann Sebastian Bach, Mozart, Locatelli e Zipoli. Saranno eseguiti brani in duo, in cui l’organo accompagnerà il violino con sonorità leggere e avvolgenti, e brani solistici per entrambi gli strumenti, che mostreranno tutta la tavolozza timbrica dell’organo, con registri dolci e potenti, e il virtuosismo del violino, come nel Capriccio n. 2 di Locatelli. Tra i pezzi più affascinanti, l’Allegro K525 di Mozart arrangiato per organo veneto e la Passacaglia di Händel, dove la melodia si sviluppa in un gioco di contrasti e registri variabili.

In un contesto ideale come quello della chiesa di San Bartolomeo, che vanta un’acustica straordinaria, il concerto offrirà un’esperienza sensoriale unica, permettendo ai presenti di apprezzare ogni sfumatura del suono. Per favorire una visione più ravvicinata dei musicisti e della loro tecnica, sarà allestito un maxi schermo nella navata, con la proiezione delle performance dei due maestri.

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