In attesa delle linee guida, gli albergatori del Bacino Termale Euganeo rispondono all’appello del governatore Zaia
Flag of Ukraine
“Duecento letti alle Terme Euganee” è questa la proposta di Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto alla chiamata regionale. “Se ognuna delle nostre strutture mettesse una stanza, ciascuna con 2 o 3 letti, già saremmo stati capaci di dare una risposta efficace e con poco sforzo per noi imprenditori, in maniera incondizionata e senza problemi”. È unanime la risposta degli albergatori termali, a seguito della sollecitazione da parte delle prefetture e degli organi regionali affinché si metta in piedi una catena umanitaria per l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina. La richiesta caldeggiata del governatore Luca Zaia è già stata messa nero su bianco da Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, e sta registrando la pronta risposta dell’hotellerie euganea. “Probabilmente la Regione del Veneto emanerà delle linee guida per disciplinare gli aspetti organizzativi, logistici e burocratico amministrativi, che necessiteranno di una normativa d’eccezione, considerate le problematiche legate al Covid ed al fatto che l’Ucraina sia fuori dall’Ue – ricorda Boaretto. - Nelle comunicazioni finora emanate dal presidente Zaia si evince la volontà regionale di organizzare dei punti di ristorazione collettiva a livello provinciale. L’accoglienza che viene richiesta alle nostre strutture, al momento è limitata ad una dimostrazione di disponibilità, successivamente alla quale ci sarà da capire se ci sarà veramente bisogno e in che quantità e come si potranno applicare le linee guida regionali secondo le disponibilità degli alberghi. Da parte nostra, il territorio è unito, come già emerso di fronte al prefetto nel contesto del comitato provinciale. La risposta delle strutture ricettive del Bacino Termale Euganeo è unitaria e, sicuramente, ogni struttura non lesinerà il suo contributo mettendo a disposizione una stanza”. Federico Franchin
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