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FESTIVAL DI SANREMO

Il Tar della Liguria: "Illegittimo affidare il Festival di Sanremo alla Rai"

Sanremo: dal 2026 possibile la gara d'appalto. La RAI: "L'organizzazione resta nella nostra titolarità"

il conduttore di Sanremo Carlo Conti con Alessandro Cattelan, co-conduttore

il conduttore di Sanremo Carlo Conti con Alessandro Cattelan, co-conduttore

Sanremo: il TAR Liguria boccia l’affidamento esclusivo alla Rai dal 2026

Il Tribunale amministrativo regionale (TAR) della Liguria ha stabilito che il Comune di Sanremo non potrà più affidare direttamente alla Rai l’organizzazione del Festival di Sanremo. A partire dal 2026, l’assegnazione dovrà avvenire tramite una gara pubblica aperta a tutti gli operatori del settore. L’edizione del 2025 sarà comunque organizzata e trasmessa dalla Rai dall’11 al 15 febbraio, come previsto dagli accordi in vigore.
La vincitrice di Sanremo 2024 Angelina Mango

La sentenza e il ricorso di Just Entertainment

La decisione del TAR è il risultato di un ricorso presentato da Just Entertainment (JE), un’associazione attiva nella produzione di eventi musicali. JE aveva manifestato interesse ad acquisire i diritti del Festival nel 2023, ma il Comune aveva deciso di prorogare l’accordo con la Rai per le edizioni 2024 e 2025 senza avviare una gara pubblica.

Marchio contro format: il nodo centrale

Un punto chiave della controversia riguarda la distinzione tra il marchio “Festival di Sanremo”, detenuto dal Comune, e il format del programma, che la Rai sostiene essere inscindibile dal marchio stesso. Secondo il TAR, però, il Comune è libero di associare il proprio marchio a format diversi da quello di "Mamma Rai", purché attraverso una procedura trasparente.

Le reazioni e il futuro del Festival

Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, ha definito la sentenza «inaspettata» e annunciato approfondimenti. È probabile che la Rai presenti ricorso, dato il valore economico e simbolico del Festival, che ogni anno genera introiti pubblicitari significativi.

La sentenza del TAR apre scenari inediti per il Festival, uno degli eventi culturali più importanti d’Italia, che potrebbe vedere una trasformazione radicale nella sua organizzazione dal 2026.

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