In quanto tempo si prescrivono le tasse? La prescrizione è la sanzione per non aver esercitato un diritto nei termini. Un credito prescritto è dunque un credito estinto. In questo articolo ci occupiamo dei termini di prescrizione dei crediti oggetto di cartelle esattoriali. Decorsi tali termini, senza che sia stato notificato al contribuente un atto interruttivo (lettere di messa in mora, avvisi, cartelle), i crediti si estinguono. Diversa dalla prescrizione è la decadenza, cioè la sanzione per non aver esercitato una determinata azione necessaria ad acquisire un diritto. In tema di riscossione tramite cartelle esattoriali (quelle cioè notificate da Equitalia), prescrizione e decadenza spesso vengono confuse. Vediamo allora come si traducono: se Equitalia non ha notificato alcun atto interruttivo il diritto si prescrive e non sarà possibile in alcuna maniera pretendere il pagamento; se invece Equitalia non notifica avvisi e cartelle entro certi termini decade comunque dalla possibilità di riscuotere ma il credito rimane in piedi e dovrà essere fatta una causa ordinaria. Di seguito elenco i termini di prescrizione di determinati tributi:
Contributi INPS 5 anni (10 per contributi anteriori
al 1 gennaio 1996 e per somme aggiuntive)
Contributi INAIL 5 anni
IRPEF 10 anni
IRAP 10 anni
IVA 10 anni
IMU, ICI 5 anni
TASI, TARSU, TOSAP e altri tributi locali 5 anni
Sanzioni per violazione
al codice della strada 5 anni
Bollo auto 3 anni
Canone RAI 10 anni
Diritti annuali C.C. 10 anni (5 per sanzioni)
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