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08.07.2016 - 06:00
Le rate da pagare per mutui o prestiti sono troppe, e troppo pesanti per il bilancio familiare? Si può ricorrere al consolidamento debiti. DI CHE SI TRATTA? In tempi di crisi economica e di lentissima ripresa, i troppi debiti non sono una condizione rara. Per questo sarà capitato spesso d’incontrare il termine “consolidamento del debito”, strumento introdotto dalla legge italiana con il DL 212/2011 per evitare il sovraindebitamento delle famiglie in un periodo di crisi come quello attuale. Non è altro che un finanziamento che permette di far fronte ad un certo numero di rate relative anche a prestiti diversi, accorpate insieme in una rata unica di importo mensile inferiore: questo rende l’estinzione del debito più sostenibile e meglio gestibile, pesando meno sul portafoglio di famiglia. COME OTTENERLO? Perché il prestito per consolidamento venga concesso, bisogna tener conto di alcuni fattori: il richiedente non deve rappresentare un rischio per l’istituto (secondo, ovviamente, i criteri dell’istituto stesso); il rapporto tra le sue entrate mensili e la rata deve essere sostenibile; il richiedente non deve avere a suo carico segnalazioni come cattivo pagatore. In caso il richiedente non abbia un reddito o una pensione regolare, la banca erogatrice del finanziamento, dopo aver esaminato la situazione patrimoniale del richiedente, chiederà come ulteriore tutela contro la possibile insolvenza la presenza di un garante.
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