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Politica
19.05.2025 - 12:09
Un appello sentito, rivolto direttamente al Presidente della Repubblica, ha segnato la seconda giornata del Festival delle Regioni, in corso a Venezia. Dal palco dell’evento, il presidente del Veneto Luca Zaia ha voluto omaggiare il Capo dello Stato Sergio Mattarella con un invito carico di significato:
“Alle Olimpiadi lei ci deve essere assolutamente. Io non so se ci sarò, ma lei deve essere il nostro portabandiera”.
Un riferimento alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, che Zaia ha definito “una creatura nata dal basso”, grazie all’impegno diretto degli enti locali.
“Sono stati i territori – ha sottolineato – a generare un evento globale. Questa sfida parte dal Veneto, dalla Lombardia e dalle province autonome di Trento e Bolzano. Non siamo solo quelli che fanno danni, sappiamo anche costruire grandi cose”.
Nel suo intervento, Zaia ha anche toccato uno dei suoi temi più ricorrenti: il rapporto tra Stato centrale e autonomie locali.
“Il cittadino – ha detto – vorrebbe vedere smantellato l’Ufficio Complicazione Affari Semplici. Dobbiamo restare un Paese unito, ma con un federalismo vero, coerente con la visione di Don Sturzo: unitari ma federalisti impenitenti”.
Infine, il governatore veneto ha criticato l’idea di un’Italia a due velocità, ribaltando la responsabilità: “Non è il federalismo a creare le disuguaglianze, ma una gestione centralista inefficace”, ha concluso.
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