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Montegrotto. Problemi Enel

Disracco corrente, la protesta dei commercianti della stazione

Mattinata di tensione ieri mattina nella zona della stazione di Montegrotto per una ventina di botteghe. Enel replica: "Disagi inevitabili".

Disracco corrente, la protesta dei commercianti della stazione

MONTEGROTTO TERME Hanno dovuto chiudere le loro botteghe in attesa del ritorno dell’elettricità. Momenti di tensione ieri mattina per una ventina di esercenti della zona della stazione, che hanno dovuto fare i conti con la sospensione dell’energia elettrica per dei lavori programmati. Dalla salumeria Bertin e il ristorante Basilico, fino al fruttivendolo Squarcina, passando per il bar Fontane botteghe storiche come Bassan Shoes: tutti con la saracinesca abbassata. “In molti hanno scoperto dei lavori quando è stata tolta la corrente”, dicono arrabbiati. “Vi era solamente un cartello nei pressi della stazione ed è stata scarsa l’informazione. Inizialmente lo stop era previsto dalle 9 alle 15.30, ma per fortuna la corrente è tornata attorno a mezzogiorno e mezzo. Di certo tanto è stato comunque il disagio”. Disagio che gli esercenti del viale, già alle prese con i lavori di ristrutturazione di viale Stazione e del piazzale, sintetizzano così. “Abbiamo avuto i frigoriferi spenti. Chi aveva un bar o un locale ha chiuso, impossibilitato ovviamente a fare qualsiasi cosa, come un caffè. C’è chi aveva l’impastatrice per la pizza in azione. Chi non ha potuto usare l’affettatrice e chi non è riuscito nemmeno ad alzare la saracinesca della bottega. Un disagio enorme, quando bastava portassero un generatore per garantire la prosecuzione del lavoro. Nel 2025 non è ammissibile che zone centrali come la nostra debbano fare i conti con un distacco tale della corrente”. “Si è trattato di una sospensione programmata finalizzata ad un adeguamento della rete necessaria per la connessione di nuovi clienti”, replicano da E-Distribuzione. “La sospensione, regolarmente preannunciata secondo tempi e modalità prescritte da Arera, è stata contenuta tra le 9.20 e le 12.20, inferiore alle previsioni.
La particolarità dell'intervento non consentiva l'esecuzione dell'attività con impianti in tensione. Anche per quanto riguarda l'utilizzo di gruppi elettrogeni, che prevede necessariamente fasi di sospensione del servizio per il loro collegamento e la successiva disconnessione, tali fasi avrebbero avuto una durata complessiva assimilabile a quella odierna dell’interruzione e, dunque, senza benefici significativi”.
Federico Franchin

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