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Inaugurazione

Un nuovo spazio per i cittadini. Un tributo a Sibilia de Cetto e Baldo Bonafari

La storica sala sarà aperta al pubblico e disponibile per matrimoni civili e giuramenti di cittadinanza

Un nuovo spazio per i cittadini. Un Tributo a Sibilia de Cetto e Baldo Bonafari

Una nuova sala di rappresentanza al piano nobile del Palazzo del Capitanio di Padova sarà inaugurata mercoledì 19 giugno.

Da allora, la sala sarà disponibile per l'uso da parte dei cittadini, che potranno richiederla per eventi, matrimoni civili e giuramenti di cittadinanza. La Giunta comunale ha deliberato di intitolare la sala a Sibilia de Cetto e Baldo Bonafari.

Si tratta di una sala rimasta a lungo non utilizzata e non aperta al pubblico in quanto ritenuta inagibile. Il suo ultimo utilizzo era stato infatti quello di archivio: in questa sala erano posizionati pesanti contenitori in ferro che erano stati poi rimossi per il peso eccessivo. -  commenta l’assessora ai servizi demografici Francesca Benciolini - Con grande determinazione abbiamo deciso che una sala così non poteva restare chiusa al pubblico e abbiamo chiesto le dovute prove di carico che permettessero di ridefinirne la agibilità alla cittadinanza. Successivamente con grande impegno abbiamo deciso di risistemarla agendo su luci, tende, porte e mobilio perchè la città possa tornare a godere di un bene di tutti con un meraviglioso affaccio su Piazza dei Signori. Ringrazio in particolare la dirigente del settore Servizi Demografici, Cimiteriali e Quartieri Eva Contino per il supporto e la determinazione. Sono davvero soddisfatta del risultato e di aggiungere una stupenda sala al patrimonio di tutte e tutti, in particolare per la celebrazione di matrimoni e giuramenti di cittadinanza: una sala bella che possa accompagnare i momenti preziosi della vita delle persone che vivono nella nostra città”.

Sibilia de Cetto, vissuta a Padova tra il 1350 circa e il 1421, era una donna carismatica e figlia di un ricco mercante. Si sposò con Baldo Bonafari, un consigliere di Francesco Novello da Carrara, e insieme decisero di utilizzare il loro patrimonio per costruire l'Ospedale di San Francesco Grande nel 1414, che divenne la più importante istituzione assistenziale di Padova nel XV e XVI secolo. Sibilia continuò i lavori dopo la morte di Baldo nel 1418-19.

Il nome della sala riflette le linee strategiche del mandato 2022-2027, che promuovono una toponomastica inclusiva e riferimenti a figure femminili, per coltivare la memoria storica della comunità. Il 19 giugno, la sala sarà aperta alla cittadinanza dalle 18 alle 21, con un'esibizione del coro "Le Astronote" alle 20.

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