Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Protesta balneari

Sciopero dei balneari: un segnale forte al Governo per la Direttiva Bolkestein

Oltre il 75% degli stabilimenti balneari di Sottomarina e Isola Verde hanno aderito alla protesta nazionale indetta da SIB Confcommercio e FIBA Confesercenti

Sciopero dei balneari: un segnale forte al Governo per la Direttiva Bolkestein

Il 10 agosto 2024, le spiagge di Sottomarina e Isola Verde hanno vissuto una mattinata insolita. Oltre il 75% dei balneari associati a GEBIS hanno ritardato l'apertura degli ombrelloni di due ore, aderendo alla manifestazione nazionale indetta da SIB Confcommercio e FIBA Confesercenti. L'obiettivo era lanciare un segnale chiaro al governo italiano riguardo l'incertezza che avvolge l'applicazione della direttiva Bolkestein e la questione degli indennizzi per chi subentra nelle concessioni demaniali marittime.

UN'ADESIONE MASSICCIA PER UN PROBLEMA NAZIONALE
"Lo sciopero che abbiamo indetto a livello nazionale ha avuto un notevole riscontro di adesioni anche a Sottomarina e Isola Verde, che stimiamo oltre il 75%," ha dichiarato Leonardo Ranieri, presidente di CISA Camping e membro della giunta nazionale del SIB. Questa adesione massiccia testimonia la solidarietà per una situazione di notevole disagio che, a livello nazionale, si è creata in mancanza di una normativa di riferimento che dia certezze per la gestione degli stabilimenti balneari e per tutte le attività in regime di concessione demaniale marittima. Ranieri ha poi aggiunto: "Auspichiamo che questo segnale possa portare a breve a una normativa che dia una certezza ai gestori, quelli attuali e magari quelli futuri, per poter continuare gli investimenti che già da anni, anche in un regime di incertezza, hanno caratterizzato le nostre aziende. Chiediamo che il governo italiano, in rispetto delle normative europee, garantisca a chi come noi ha realizzato delle aziende in regime di concessione un equo indennizzo nel caso in cui le evidenze pubbliche dovessero portare a una perdita della concessione. Ci attendiamo che subito dopo le ferie di agosto si possa avere una nuova legge di riordino complessivo della materia."

LA COSTA VENETA E LA LEGGE REGIONALE 33
Anche Gianni Boscolo Moretto, presidente di GEBIS, ha sottolineato l'importanza della protesta: "Gli stabilimenti di Sottomarina e Isola Verde hanno aderito alla protesta ritardando l’apertura delle nostre spiagge alle 9.30. È anche giusto ricordare che la costa veneta, così come la maggior parte delle nostre imprese, ha saputo sfruttare la legge regionale 33 per programmare importanti investimenti che porteranno a un innalzamento della qualità dei servizi per i nostri turisti. Un piccolo segnale finalizzato a raggiungere grandi risultati per la messa in sicurezza delle nostre imprese."

LA SOLIDARIETÀ DI CHIOGGIA
Massiccia è stata anche l’adesione degli associati ASCOT. Giorgio Bellemo, presidente dell'associazione, ha dichiarato: "Una grande adesione ad una dimostrazione di sconforto collettivo. Chioggia è quella che ha il 90% dei concessionari salvi grazie alla legge 33, ma c’è stato un segno di solidarietà verso un comparto che soffre questa mancata presa di posizione da parte del governo. Vorrei però ricordare che quando Chioggia, per prima, applicò la 33, Unionmare e la presidente della conferenza dei sindaci del litorale veneto Roberta Nesto dissero 'auguri' e alcune associazioni di categoria fecero anche dei convegni contro. Poi hanno fatto marcia indietro. Che almeno riconoscano il coraggio avuto dal comune di Chioggia."

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione