Addio al Patriarca: Mogliano Veneto saluta Emilio Tessarin con una cerimonia piena di vita

UN'ESISTENZA IRRIPETIBILE
Una festa. Così si potrebbe definire la cerimonia funebre che ha salutato Emilio Tessarin, il patriarca di una grande famiglia e una delle figure più autorevoli della comunità. La chiesa di Santa Maria Assunta, ieri pomeriggio, ha ospitato un evento che ha toccato il cuore di tutti i presenti. Nonostante il gran caldo, la chiesa non è riuscita a contenere i tanti moglianesi accorsi per rendere omaggio a un uomo che ha fatto della sua vita un emblema di solidarietà e altruismo verso i più deboli.

UNA CERIMONIA PIENA DI VITA
Accanto al feretro, accompagnato dai numerosi nipoti visibilmente commossi, si ergevano i labari dell'AVIS dei comuni trevigiani e quello della Regione Veneto. Due quinte di rosso, in cui spiccavano lo stemma dell'AIDO e quello del Coordinamento Volontariato Treviso-Sud, il gonfalone del Comune di Mogliano, accompagnato dal vicesindaco Leonardo Muraro e da consiglieri comunali, e la bandiera italiana dei Cavalieri del Lavoro della sezione di Treviso. Una cerimonia che, malgrado il suo carattere funebre, è stata piena di vita, di canti e di campane che suonavano a festa.

IL TESTAMENTO SPIRITUALE DI EMILIO
La cerimonia, officiata da don Samuele Facci con la presenza di tanti altri sacerdoti, si è svolta secondo il testamento spirituale che Emilio aveva lasciato. I canti eseguiti da gruppi giovanili e gli interventi che hanno sottolineato il suo impegno nei vari ambiti della comunità hanno reso il funerale un lungo momento di dialogo con Emilio. Lui, come sempre, ha tessuto la regia, scritta in un testamento redatto anni fa e ieri realizzato secondo le sue volontà. Le letture del Vangelo, scelte come messaggi per esaltare la carità, hanno ulteriormente evidenziato la profondità della sua fede e del suo impegno.