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Il Neuropsichiatra infantile e il lavoro in équipe

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phe061592-1Nel lavoro quotidiano mi capita spesso di domandare ai genitori di bambini che visito, perché non hanno chiesto prima una consulenza specialistica di un Neuropsichiatra Infantile (NPI) al comparire dei primi segnali di alterazione dello sviluppo. La risposta, solitamente, è che è molto difficile pensare che il proprio figlio o figlia possa avere dei problemi del genere, e si spera e si aspetta che le difficoltà con il tempo passino. Da Specialista, ritengo invece che la valutazione debba essere quanto più precoce possibile, sia per l’inquadramento diagnostico che per il programma di trattamento. Certo è comprensibile che il termine Neuropsichiatra Infantile possa suonare un po’ “inquietante” la prima volta che lo si sente considerata soprattutto la grande confusione che spesso c’è attorno alle figure professionali in questo ambito. Quindi, un primo punto utile da chiarire: di cosa si occupa un medico Specialista in Neuropsichiatria Infantile? La nostra formazione prevede una competenza in ambito neurologico, per cui veniamo con- sultati immediatamente, perché una problematica fisica (come una crisi epilettica o una difficoltà di equilibrio o una cefalea) mobilitano sempre la valutazione, gli accertamenti diagnostici e la ricerca di una terapia da parte dei genitori. È la parola “Psichiatra” che solitamente frena dal richiedere una valutazione: probabilmente perché fa pensare alle malattie psichiatriche dell’adulto, e questo induce nei genitori il timore e la preoccupazione che un iter valutativo possa essere la conferma di qualcosa di irreparabile. È vero che anche in età evolutiva esistono patologie come l’autismo o il ritardo mentale che non evolvono verso una guarigione completa, ma per esempio lo “spettro autistico” è così ampio che una valutazione precoce ed un’adeguata presa in carico possono modificare e convogliare le risorse evolutive verso un armonico sviluppo psichico: questo per spiegare che la competenza psichiatrica non mira solo a fare diagnosi di patologia, ma anche e soprattutto a dirigere il bambino verso una positiva linea di sviluppo. Il NPI è in grado di osservare e valutare dal- la nascita ai 18 anni, se le competenze di una persona si stanno manifestando in modo sano ed adattato all’ambiente; quindi la parte psichiatrica della valutazione si dedica alle modalità di intera- zione con le persone e con l’ambiente, alla comu- nicazione verbale e non, alle modalità cognitive e neuropsicologiche (intelligenza ed attenzione). Insomma, a tutta quella parte dello sviluppo che riguarda la “psiche”, intesa in generale come capacità di conoscere ed apprendere e come capacità di relazionarsi in modo efficace e significativo con gli altri e con il mondo. La salute mentale di un individuo adulto è un concetto ampio e “variegato”, che include diverse capacità, come quella di stabilire relazioni con gli altri, partecipare costruttivamente alle modificazioni dell’ambiente; sviluppare la propria personalità trasformando gli impulsi in realizzazioni sociali, risolvere i propri conflitti in modo equilibrato, adattarsi in maniera sufficientemente elastica alle tensioni esterne ed interne così da sopportare le frustrazioni e l’ansia che ne conseguono, salvaguardando il bisogno fondamentale di ogni perso- na, cioè un soddisfacente benessere psico-fisico. In generale si può dire che la linea di demarcazione tra sanità e patologia in età adulta sta nella capacità di far fronte a stress, frustrazioni, sofferenze, lutti, anche con grande dolore, disagio ed angoscia, ma senza scompensi nella patologia vera e propria, sulla base della struttura di perso- nalità che si è costruita nel tempo. Ovviamente solo un clinico è in grado di differenziare normalità da patologia. La maturazione e lo sviluppo della personalità, oltre che lo sviluppo delle funzioni dell’Io, richiedono molto tempo, di sicuro i primi 18 anni di vita; e nonostante in questo arco di tempo possano manifestarsi disagi e sintomi ed anche manifestazioni importanti di devianza, la differenza tra l’età adulta (in cui lo sviluppo è compiuto e definitivo) e l’età evolutiva è che in quest’ultima sono presenti risorse potenziali e cambiamenti della struttura cerebrale che, tramite un intervento tempestivo e adeguato, possono modificare significativamente o correggere un’eventuale alterazione dello sviluppo. È vero, da un lato la figura del NPI può inizialmente spaventare o preoccupare perché può confermare una patologia; ma dall’altro è un Professionista che conosce ed è in grado di attivare risorse e potenzialità, nonché di lavorare su quella che in termini tecnici viene definita “resilienza”, cioè la capacità di un individuo in crescita di mante- nere un potenziale di resistenza e normalità anche in situazioni di rischio (materiale o psicologico). Per questo un altro fondamentale compito del NPI è quello di formazione e prevenzione, proprio per ridurre l’incidenza di problematiche strutturate; a volte è sufficiente accogliere le preoccupazioni e lavorare sulle ansie dei genitori per favorire una relazione adeguata ad uno sviluppo armonico. Fondamentali per lo sviluppo sono i primi tre anni di vita; in questa fascia d’età, in caso di dubbi o segnali o sintomi, va eseguita la valutazione NPI. Un’altra fascia d’età molto delicata è la preadolescenza-adolescenza; i grandi turbamenti psico-fisici di questo passaggio evolutivo, possono determinare crisi di sviluppo che vanno inquadrate subito per evitare la loro evoluzione verso compro- missioni della relazione e della scolarità. Per lavorare sui diversi fronti ed ambiti che competono al NPI è ideale un gruppo di lavoro in cui il Medico Specialista dopo la diagnosi, e gli accertamenti clinici necessari, struttura un piano di trattamento ed una presa in carico globale con le diverse figure professionali specifiche. Per questo motivo dieci anni fa abbiamo costituito LOGOS, un’equipe multidisciplinare che nel suo insieme è in grado di seguire la persona ed il suo armonico sviluppo “dalla nascita all’età adulta”. All’interno della nostra équipe oltre a me NPI, lavorano sia la Logoterapista che la Neuropsicomotricista; il nostro Psicologo Psicoterapeuta prende in carico adolescenti, adulti e coppie; la nostra Pedagogista e Consulente familiare, prende in carico genitori per lavorare sulla relazione educativa ed è abilitata al metodo Feuerstein; la nostra Biologa Nutrizionista si occupa di salute alimentare ed in questi casi spesso è necessaria, prima del suo intervento specifico, una valutazione NPI o dello Psicologo o dello Psichiatra. L’equipe struttura an- che corsi di formazione per genitori e laboratori di gruppo per adulti e bambini. Presso Logos è attivo un Servizio Scuola in cui NPI e Pedagogista, assieme a personale specializzato, prendono in carico situazioni di dispersione scolastica, difficoltà di apprendimento, recupero di materie specifiche ed affiancamento educativo o di sostegno in ambito scolastico o domestico. In conclusione, vista la complessità dell’esse- re umano e la moltitudine di aspetti sia fisici che psicologi che ruotano attorno al suo sviluppo, può essere davvero efficace solo un intervento che comprenda la globalità della persona e del suo ambiente ... ed è questo l’obiettivo del “lavoro di squadra” dell’equipe LOGOS. Laboratorio di studi Logos via Domenico Piva, 14 - Rovigo web: www.logos.rovigo.it e-mail: segreteria@logos.rovigo.it
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