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All'ospedale di Rovigo la nuova terapia semi intensiva respiratoria

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Taglio del nastro oggi all'ospedale di Rovigo per la nuova terapia semi intensiva respiratoria, riconvertibile in terapia intensiva, afferente all'Uoc di Pneumologia.

La sua realizzazione rientra tra gli interventi di potenziamento delle strutture sanitarie regionali, per la lotta al Covid-19. La nuova terapia semi intensiva respiratoria sarà dotata di 8 posti letto e rappresenta un importante cambiamento qualitativo, sia strutturale impiantistico che tecnologico che consentira’ anche la rapida trasformazione dei letti in  terapia intensiva, qualora si renda necessario. (continua a leggere dopo la gallery) Tra i presenti, anche l’assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin. "Come Regione proseguiremo ai investire, utilizzando tutte le risorse disponibili a qualsiasi titolo, dai 70 milioni di euro, che ogni anno stanziamo direttamente, alle partite collegate al Covid, alla Misura 6 del Pnrr, sul quale siamo tra le Regioni più avanti nella messa a terra dei progetti, guardando sia al settore ospedaliero che al territorio, e al personale, perché il nostro modello di riferimento è, e sarà sempre, quello socio-sanitario. Il progetto di Rovigo prende spunto dall'esperienza fatta nei momenti più bui del Covid, quando apparve chiara la fondamentale funzione delle terapie semi intensive, per fare da filtro agli accessi a quelle intensive. Mi complimento con la dirigenza dell'Aulss 5, perchè c'erano parecchi problemi da affrontare. L'azienda è invece in crescita costante. Gian Luca Casoni, direttore dell'Uoc di Pneumologia, ha affermato: "La nuova terapia semi intensiva è dotata di 8 posti letto e rappresenta un importante cambiamento qualitativo, sia strutturale-impiantistico che tecnologico, e consentira’ anche la rapida trasformazione dei letti in terapia intensiva, qualora si renda necessario. Il nuovo modello organizzativo per la gestione dei pazienti delle aree critiche ospedaliere. Rappresenta un fondamentale passo in avanti nelle possibilità di cura per i pazienti, che presentano insufficienza respiratoria grave, con il principale scopo di prevenire il ricorso all'intubazione orotracheale e favorire il migliore utilizzo dei posti letto di rianimazione". Il Presidente della Conferenza dei Sindaci, Luca Prando, ha evidenziato come "la pneumologia, unità operativa complessa, ubicata attualmente all'ospedale di Trecenta, trasformato in ospedale Covid nel periodo pandemico, sia stata coinvolta in modo importante nella risposta sanitaria di contenimento della pandemia da Sars, moltiplicando sforzi, assistenza specialistica respiratoria e disponibilità di posti letto per i pazienti con grave insufficienza respiratoria da polmonite. In alcuni momenti delle prime ondate di Covid si è arrivati a trattare contemporaneamente, con ventilazione meccanica non invasiva, fino a 40 pazienti con insufficienza respiratoria acuta>. La nuova unità operativa inaugurata ieri, interessa una superfice di 530 metri quadrati, è situata al settimo piano ed è stata collaudata il 29 giugno scorso. <Risponde ad una logica basata su una tecnologia di altissimo livello, modernissima, razionale, funzionale e sarà progressivamente operativa nel prossimo mese di settembre, con un organico medico potenziato di quattro medici in corso di assunzione - ha spiegato il direttore generale dell'Aulss 5 Polesana, Patrizia Simionato - L'importo complessivo dell'intervento è di 1.828.440 euro. L'inaugurazione rappresenta un ulteriore traguardo per lo sviluppo di modelli assistenziali, basati su una logica che rende strutturale la riconversione di posti di terapia intensiva respiratoria, per fronteggiare eventuali situazioni emergenziali". Il vice sindaco di Rovigo, Roberto Tovo: "Il tema dei servizi alla persona è altamente qualificato ed è in perfetto equilibrio per quello che riguarda la disponibilita' verso il territorio. Aggiornamento tecnologico e capitale umano: questa sfida mi pare molto interessante, verso le continue scelte fatte dall'azienda sanitaria. Ci sono continue opportunita' cui i Comuni spesso non riescono a tenere il passo. Va invece inseguita la tecnologia, abbinata a personale qualificato. Il reperimento di capitale umano professionale in questo momento è molto difficile. E' più facile infatti trovare risorse economiche, che non persone". L'unita' operativa rodigina rappresenta un nuovo modello organizzativo per la gestione dei pazienti delle aree critiche ospedaliere. Si tratta di un progetto innovativo e all'avanguardia, con gli otto posti letto di terapia semi intensiva respiratoria, che possono essere riconvertiti in terapia intensiva e integrati nella Uoc di pneumologia. Quest'ultima ha svolto un ruolo centrale nella risposta sanitaria di contenimento del Covid, moltiplicando sforzi, assistenza specialistica respiratoria e disponibilita' di posti letto per i pazienti con polmonite da Covid. Il ruolo di questa nuova terapia semi intensiva respiratoria sara' quello di far fronte alla crescente richiesta di supporto respiratorio, con gestione delle acuzie respiratorie, anche secondo la logica della razionalizzazione delle risorse economiche. Ruggero Principe
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