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Illusioni ottiche, quando il cervello si sbaglia

illusioni ottiche
illusioni otticheTutto ciò che percepiamo sono radiazioni e dopo essere arrivate alla retina, vi sono dei recettori retinici che trasformano queste radiazioni in impulsi e trasportati ai due emisferi e qui subiscono varie trasformazioni si capovolgono, si colorano, e sono unite in una sola immagine dal cervello. Se però il risultato è incompleto o confuso, ci pensa il cervello a trasformarlo in un’immagine tridimensionale completa. Di norma il nostro cervello ricostruisce rapidamente le scene basandosi su meccanismi innati ed esperienze personali, che creano nella memoria particolari “modelli”, come immagini a tre dimensioni, figure geometriche o facce. Elementi da combinare insieme. Se i modelli sono in contrasto con la realtà, o vediamo un’immagine diversa da ogni occhio, ecco sorgere le illusioni. Possiamo così riconoscere in poche macchie una faccia, e per quello che per noi sembra un disegno per altri lo vedono un qualcosa di completamente diverso. I moduli cerebrali si sono evoluti per farci vivere in un mondo tridimensionale, e per questo ci facciamo illudere da disegni a tre dimensioni, anche se sono su un foglio di carta o sullo schermo di computer. La struttura del mondo reale, ricostruita nel nostro cervello, entra in azione anche quando i nostri occhi sono indotti in errore dalla prospettiva o dal movimento; come risultato vediamo alcuni corpi più grandi di quello che sono o percepiamo un movimento dove ci sono solo figure immobili. Le proprietà delle immagini a due dimensioni, gli inganni e le illusioni ottiche sono stati utilizzati da molti artisti per svelarci i segreti della nostra visione o per scoprire mondi diversi creando a volte veri e propri capolavori. Quando gli occhi però vedono cose completamente differenti, il cervello salta da un’immagine all’altra, senza decidere quale sia quella “vera”. A cosa sono dovuti questi fenomeni? John Pettigrew pensa siano le due metà del cervello che lottano per avere la predominanza. Ha sottoposto i singoli emisferi cerebrali di decine di volontari ai trattamenti più strani (acqua gelida in un orecchio, campi magnetici per “scombinare” i pensieri, li ha persino fatti ridere a crepapelle). Ha scoperto che quando una parte del cervello è bloccata, l’altra riesce a imporre la sua immagine, anche se quello che vedono gli occhi è del tutto differente. Il risultato prova che il cervello, plasmato dall’evoluzione e dall’educazione, ha una grossa responsabilità nelle illusioni ottiche. E quindi può farci vedere le cose come non sono, completare le immagini ed escluderne una parte che non ci interessa. Forse non è vero che il mondo è tutto un’illusione, ma spesso ci andiamo molto vicino… Ottico Optometrista Barbara Micaglio Ottica Optometria Barbiero - Via Montello 2 - 30033 Noale (VE) - Tel. 041-440485 - 041-440484 - e-mail: otticabarbiero@libero.it - www.otticabarbiero.com
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