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L'implantologia computer guidata in Odontoiatria

bertani verzio
bertani verzioL’implantologia è quella branca dell’odontoiatria che prevede, attraverso tecniche chirurgiche appropriate, l’inserzione nelle ossa mascellari di radici dentarie artificiali costituite da dispositivi metallici e non, chiamati impianti endossei sui quali vengono poi progettate protesi per il ripristino della funzione masticatoria, sia nelle edentulie totali che parziali. L’implantologia endossea utilizza impianti di forma cilindrica/conica e si definisce a seconda della tempistica di utilizzo in carico immediato, quando la protesi viene inserita nell’impianto entro le prime 24 ore, o carico differito quando la protesizzazione avviene dopo 3-4 mesi ad osteointegrazione completata. La chirurgia tradizionale prevede l’incisione e l’apertura di lembi gengivali per l’esposizione ossea ed il controllo visivo e manuale della posizione e direzione degli impianti e successiva chiusura dei lembi mediante punti di sutura. Come nella chirurgia generale, anche la chirurgia implantare si pone come obiettivo la minor invasività possibile per una più rapida guarigione con riduzione degli effetti post chirurgici quali dolore e gonfiore. Questo si raggiunge attraverso la chirurgia computer guidata. I progressi tecnologici hanno permesso la costruzione di apparecchi radiologici, le TAC volumetriche cone beam (CBCT), che con radiazioni ionizzanti molto inferiori rispetto alle Tac tradizionali permettono, mediante appropriati software, la ricostruzione tridimensionale delle ossa mascellari. Attraverso questi software è possibile la progettazione virtuale dell’intervento chirurgico e la costruzione di una dima o guida chirurgica costituita da una placca in resina trasparente con tubicini in titanio che fungono da guida nella preparazione del sito implantare e nella inserzione degli impianti prevedendo in anticipo direzione e profondità. La maggior parte del lavoro viene fatto fuori della bocca del paziente, in sua assenza. Il risultato virtuale e la pianifi cazione possono essere preventivamente mostrate al paziente attraverso il computer. L’utilizzo di questa metodica riduce il margine d’errore e aiuta il paziente che ha paura del dentista in quanto riduce i tempi dell’intervento chirurgico, anzi è indicata proprio nei pazienti normalmente considerati a rischio di insuccesso. Consente quindi di offrire una riabilitazione implanto-protesica fi ssa anche a quei pazienti che sono frenati di fronte alle metodiche chirurgiche tradizionali. E’ utilissima nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti (aspirina, dicumarolici, ecc.), in quanto tale tecnica permette di non fare incisioni e quindi di evitare quasi completamete il saguinamento. L’unico limite reale all’applicazione di questa metodica è una ridotta apertura patologica della bocca o un’angusta dimensione della rima labiale. Nella protesi a carico immediato, subito dopo l’intervento chirurgico viene presa un’impronta che riproduce l’esatta posizione degli impianti sulla quale l’odontotecnico avrà la possibilità di riadattare una vecchia protesi già esistente o confezionarne una nuova che verrà inserita e fi ssata il giorno stesso o al limite il giorno dopo e permetterà al paziente la masticazione immediata ed il ripristino estetico.   Dott. Vezio Bertani www.studiodentisticobertani.it
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