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Interrogazione parlamentare

Autisti soccorritori, l'appello del PD: "La Regione intervenga per garantire la sicurezza nelle ambulanze"

La consigliera Bigon solleva il problema delle ambulanze e auto mediche condotte da personale non qualificato: “In gioco la sicurezza dei pazienti e degli operatori"

Adamo Chiesa

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07.03.2025 - 15:06

Anna Maria Bigon, ambulanza in piazza Bra a Verona

La sicurezza delle ambulanze e delle auto mediche in circolazione nel Veneto è al centro di un'importante interrogazione presentata dalla consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon, che denuncia come frequentemente i mezzi di soccorso vengano guidati da operatori socio-sanitari e infermieri, invece che da autisti soccorritori, una figura professionale specifica prevista dalla legge regionale n. 9 del 2004. Nel documento, sottoscritto anche dalle colleghe Dem Vanessa Camani, Francesca Zottis e Chiara Luisetto, si evidenzia una preoccupante disorganizzazione che potrebbe compromettere la sicurezza dei pazienti e degli stessi operatori. Secondo Bigon, infatti, l’assenza di personale qualificato alla guida dei mezzi di soccorso mette a rischio l’incolumità non solo degli utenti dei mezzi, ma anche di pedoni e altri automobilisti che potrebbero trovarsi lungo il percorso. Se i mezzi di soccorso non vengono condotti esclusivamente da personale titolato, come previsto dalla legge regionale, l’incolumità di tutti è in pericolo, ha spiegato Bigon, sottolineando come questa pratica non solo sia pericolosa, ma anche controproducente per la qualità dell’assistenza. Infatti, se infermieri e OSS sono impegnati alla guida, non possono dedicarsi a stabilizzare i pazienti, creando così un ulteriore vuoto in un sistema sanitario già segnato da carenze croniche di personale. Chiediamo un intervento tempestivo da parte della Giunta regionale, hanno aggiunto le esponenti del Partito Democratico, per garantire che i mezzi di soccorso vengano guidati solo da coloro che hanno il titolo di Autista Soccorritore, tutelando la sicurezza di tutti. Nel documento, la consigliera Bigon solleva anche una domanda diretta all'assessore regionale alla Sanità, chiedendo se intenda attivarsi con urgenza per risolvere la questione e assicurare che i mezzi di soccorso circolanti in Veneto siano condotti solo da professionisti qualificati, come stabilito dalla L.R. n. 9/2004. Un appello che punta a migliorare la sicurezza del sistema sanitario regionale e garantire una maggiore efficienza nell’assistenza ai pazienti.

Nel documento, sottoscritto anche dalle colleghe Dem Vanessa Camani, Francesca Zottis e Chiara Luisetto, si evidenzia una preoccupante disorganizzazione che potrebbe compromettere la sicurezza dei pazienti e degli stessi operatori. Secondo Bigon, infatti, l’assenza di personale qualificato alla guida dei mezzi di soccorso mette a rischio l’incolumità non solo degli utenti dei mezzi, ma anche di pedoni e altri automobilisti che potrebbero trovarsi lungo il percorso.

"Se i mezzi di soccorso non vengono condotti esclusivamente da personale titolato, come previsto dalla legge regionale, l’incolumità di tutti è in pericolo", ha spiegato Bigon, sottolineando come questa pratica non solo sia pericolosa, ma anche controproducente per la qualità dell’assistenza. Infatti, se infermieri e OSS sono impegnati alla guida, non possono dedicarsi a stabilizzare i pazienti, creando così un ulteriore vuoto in un sistema sanitario già segnato da carenze croniche di personale.

"Chiediamo un intervento tempestivo da parte della Giunta regionale", hanno aggiunto le esponenti del Partito Democratico, "per garantire che i mezzi di soccorso vengano guidati solo da coloro che hanno il titolo di Autista Soccorritore, tutelando la sicurezza di tutti."

Nel documento, la consigliera Bigon solleva anche una domanda diretta all'assessore regionale alla Sanità, chiedendo se intenda attivarsi con urgenza per risolvere la questione e assicurare che i mezzi di soccorso circolanti in Veneto siano condotti solo da professionisti qualificati, come stabilito dalla L.R. n. 9/2004. Un appello che punta a migliorare la sicurezza del sistema sanitario regionale e garantire una maggiore efficienza nell’assistenza ai pazienti.