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Noale: Ex Fornace, sorgono i primi appartamenti

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foto nuovo despar a noaleInizia a prendere corpo l’area della ex fornace di via dei Novale a Noale. A gennaio, infatti, i cantieri cominceranno i lavori per costruire i primi appartamenti, anche se si andrà avanti a tappe e non tutto sarà costruito subito. Dopo la parte commerciale, con l’apertura dell’Eurospar lo scorso giugno e di altri negozi, stavolta toccherà agli edifici, in un’area complessiva da 50.500 metri quadrati. Dunque si parte con le case e si andrà avanti un po’ alla volta. Con il primo mese dell’anno, si inizierà nell’area davanti a via dei Novale e per l’occasione si sistemerà anche via Cavour: sarà allargata per avere il doppio senso di marcia. Il volume residenziale complessivo, invece, sarà di 50.772 metri cubi e potrebbero arrivare 339 nuovi abitanti. Gli edifici non saranno alti, per un massimo di tre piani, e nessun parcheggio sarà interrato. All’interno dell’area ci sarà tanto verde, che farà pure da parcheggio per le auto, dune naturali e piante d’alto fusto, di medie dimensioni e arbusti per un totale di oltre cento. Troveranno posto olmi, tigli, aceri, magnolie, ciliegi selvatici, biancospini, cornioli, noccioli, rose canina e sambuchi. Nascerà un percorso ciclopedonale di collegamento con la vicina oasi, situata oltre la ferrovia. Diverrà un polo commerciale anche per i noalesi: Eurospar, che è disposto su 2000 metri quadrati di vendita ed è stato aperto lo scorso giugno, mentre a fianco ci saranno 700 metri quadrati di uffici e altrettanti di negozi. Aumenterà il numero di posti dove lasciare l’auto. Nel perimetro attorno al centro, piazze Castello e XX Settembre escluse, si calcola diverranno 1650. Questo perché, oltre ai già noti Mercati Nuovi, Bastia, stazione dei treni, via Coppadoro, via Vecellio e via Bregolini, nella ex fornace sorgerà uno spazio con 300 posteggi. Sarà aperto 24 ore su 24, la sbarra sarà sempre aperta, ed è un luogo privato ma a uso pubblico. Potrà essere sfruttato anche nelle occasioni di grosso afflusso di persone come il Panevin, Noale in fiore, il Palio, la Notte bianca solo per citarne alcune. La fornace, invece, era stata abbattuta a marzo di due anni fa, e in questo lasso di tempo di cose ne sono cambiate parecchie, dando un aspetto diverso da quanto si era abituati a fare sino a inizio 2014. Di quegli edifici che hanno dato da mangiare a centinaia di famiglie per oltre 60 anni, è rimasto in piedi solo il vecchio camino, che è diventato una sorta di simbolo della zona, un ponte tra il passato e il futuro. I prodotti, ovvero i mattoni, il tavellame, le tramezze e i fondelli sono sempre stati riconosciuti per l’alta qualità e resistenza, dovute, innanzitutto, alla selezione delle argille. Nel corso degli anni, sono state apportate tutte le migliorie necessarie a mantenere l’impianto in piena efficienza e al passo con le migliori tecniche produttive, nel rispetto dell’ambiente. Infatti, tra metà degli anni Settanta e il 2006 vennero fatti dei continui investimenti e delle trasformazioni.
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