Mirano, Casa mia Santa Bertilla: aiuto alle famiglie

Una nuova associazione, per ascoltare, per accogliere. Famiglie, coppie, giovani, anziani, con le loro fragilità e i loro problemi. A Mirano apre “Casa mia Santa Bertilla”, un’associazione di volontari che hanno deciso di farsi carico loro per primi dei problemi della gente. L’inaugurazione a fine settembre nei locali a fianco del duomo di Mirano, in via Bastia Entro, già conosciuti come “Casa Santa Bertilla”, di proprietà della parrocchia. “Casa Mia Santa Bertilla” si occuperà di famiglie con disagio di coppia, in separazione o separate, genitori in crisi, famiglie con disabilità o disagio psichico o con problemi di dipendenze da droga, alcol, gioco. Qualsiasi difficoltà vissuta tra le mura domestiche potrà essere occasione di confronto e opportunità di aiuto. “L’obiettivo è inserirci in quella fase in cui la famiglia è in difficoltà, ma non ha ancora deciso cosa fare, come muoversi - spiega la presidente Lucia Coin. Oggi la gente è sola, interagisce con i social, mentre un tempo ci si confrontava e aiutava. Serve riempire lo spazio che oggi porta chi vive una sofferenza, a risolvere tutto subito dall’avvocato”. Ai volontari di “Casa Mia Santa Bertilla” l’incarico, prima di tutto, di accogliere e ascoltare il disagio di chi, spesso, già solo a parlarne, ha fatto un passo decisivo. Quello successivo sarà l’indirizzamento a una struttura, associazione o professionista specifico per il tipo di problema. L’obiettivo è imitare la Casa San Cassiano che l’attuale parroco di Mirano, don Artemio Favaro, ha fondato quando guidava la parrocchia di Quinto di Treviso: oggi San Cassiano è una struttura di riferimento per il territorio in cui opera, con la quale collabora il tribunale di Treviso. “Casa Mia Santa Bertilla” è aperta lunedì dalle 9 alle 12, mercoledì dalle 16 alle 19, sabato dalle 9 alle 12 o su appuntamento al 380.2675760. Filippo De Gaspari