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Sicurezza sulle strade: la Noalese in sicurezza

La battaglia dopo l'ennesimo incidente: ora la strada sarà messa in sicurezza

Sicurezza sulle strade: la Noalese in sicurezza

Un incidente sulla Noalese

La priorità dopo gli ultimi incidenti in via Noalese che hanno portato anche alla tragedia della scomparsa di Roberto Sangiovanni è fare il possibile perché sulla strada più nessuna vita possa essere spezzata. I sindaci di Santa Maria di Sala e di Noale, dunque, hanno raccolto l'appello per la sicurezza lanciato da Chiara Spagnolo, la mamma del ventenne di Noale morto dopo l'incidente con la Ninja 300 che era costato la vita al centauro, stato sbalzato a terra e rovinato sull'asfalto in condizioni gravissime. I sindaci hanno deciso di farsi carico in prima persona della situazione con un incontro urgente a Veneto Strade.

"Abbiamo fatto partire una richiesta a Veneto Strade - spiegano - per un incontro da tenersi entro luglio. Puntiamo alla messa in sicurezza urgente di quell'incrocio prima e di tutta la Noalese poi. In questa strada si verificano incidenti gravi troppo spesso. Perciò è nostra intenzione proporre proprio a Veneto Strade la realizzazione di rotatorie e dissuasori di velocità. Predisporremo i progetti prima possibile sperando di poter arrivare ad una soluzione in tempi non lunghi".

"La Noalese - aggiunge il sindaco di Noale, Stefano Sorino - è una strada vecchia, su cui sono nate zone industriali, paesi, ma è in buona parte graticolato romano che ha strade ogni cento metri che la tagliano ed inoltre è soggetta ad un traffico molto intenso e a tratti difficile da sostenere. D'altro canto è sicuramente una strada della quale non possiamo fare a meno, ma che proprio per questo è troppo spesso fonte di frequenti incidenti. Come comune abbiamo già avuto molti incontri con Veneto strade, e in uno degli ultimi il mio assessore alla sicurezza, Livio Malvestio, si è concentrato ad esempio sul tema della messa in sicurezza della curva che taglia Briana in due: l'idea è anche in questo casi di fare una rotonda o quantomeno mettere un semaforo a chiamata".

I residenti, intanto, lamentano una situazione che si protrae a loro detta da troppo tempo e che invece era sotto gli occhi di tutti. "Si è dovuti arrivare alla tragedia perché qualcuno decidesse di fare una mossa in più - le parole di un signore che da anni si sta muovendo, assieme a un gruppo di concittadini, per risolvere le difficoltà - come purtroppo spesso accade.

Adesso sono tutti concordi che è da risolvere, ma in realtà per lo meno per una famiglia è già troppo tardi. Le possibilità di lavorare prima c'erano, e la soluzione proposta era già stata presentata e discussa tra i residenti in passato. Solo che si era deciso, purtroppo, di aspettare, e queste sono state le conseguenze. Ora, anche per il rispetto dovuto a chi non c'è più, il tempo delle attese direi che è finito, e speriamo che la soluzione arrivi in tempi brevissimi, magari prima che il traffico torni ad essere insostenibile e che qualcun altro sia costretto a pagarne le amare conseguenze.

Ovvio che bisognerebbe prima di tutto imparare a rispettare il codice stradale, ma un aiuto anche dalla strada stessa è sempre utile e gradito"

Massimo Tonizzo

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