I consiglieri di opposizione chiedono lotta al consumo di suolo e una centralina mobile per il controllo dello smog
Serve un tavolo sui problemi ambientali di Scorzè. È la richiesta per il nuovo anno del gruppo consiliare del Partito Democratico che intende sollecitare l’amministrazione comunale ad avviare un confronto per inaugurare una stagione green. Temi centrali: l’inquinamento da polveri sottili e acustico, viabilità intelligente, consumo di suolo. “La qualità dell’aria è da sempre un tema critico in un Comune esposto al traffico come il nostro - spiegano infatti i rappresentanti del Pd in Consiglio, Dario Zugno, Daniele Pizzolato, Mery Moretto e Giannina Manente. Ancora durante l’ultima campagna elettorale abbiamo proposto di acquisire una centralina mobile per il controllo di polveri sottili e strumenti per il rilevamento dei flussi di traffico in modo da elaborare autonomamente politiche di miglioramento del traffico a tutela della salute dei cittadini. Questa esigenza è oggi ancora più sentita se pensiamo ad esempio alle condizioni di via Cercariolo, come abbiamo già evidenziato in base ai risultati del nostro sondaggio tra esercenti e cittadini sui problemi che lo spostamento in centro del mercato sta comportando. A maggior ragione - proseguono - serve un controllo del livello di polveri sottili e dell’inquinamento acustico vicino alle scuole: pensiamo in particolare alle due materne di Scorzè capoluogo esposte quotidianamente al passaggio di mezzi pesanti”. Altro punto all’attenzione della minoranza: l’impatto del traffico. “L’amministrazione elabori un piano di piste ciclabili comunale per mettere in collegamento tutte le tratte già esistenti ma attualmente non connesse. - chiedono ancora i consiglieri. Deve essere inoltre incentivato e intensificato l’uso dei mezzi pubblici: servono riduzioni sulle tariffe, abbonamenti agevolati per i soggetti deboli, incremento delle corse”. Infine la lotta al consumo di suolo, in Italia secondo gli ultimi dati disponibili e che si riferiscono al 2018 sono andati persi 24 metri quadrati per ogni ettaro di verde, e il Veneto risulta essere la regione con il maggior aumento del consumo. “Anche a Scorzè abbiamo visto in questi anni terreni agricoli sottratti alla loro destinazione per essere soggetti alla costruzione di edifici - conclude il gruppo consiliare del Pd - serve un’inversione di rotta perché la cementificazione va a frammentare spazi naturali, ostacola lo scolo naturale delle acque e aggrava il problema del cambiamento climatico”. Elena Callegaro
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