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15.12.2025 - 09:18
Foto di repertorio
“Invitiamo ai Comuni a sederci insieme attorno ad un tavolo e pensare ad una strategia unitaria"
Si avvicina il Natale e, con esso, anche i tanti eventi organizzati sul territorio. Le Pro Loco sono l’ossatura portante di molti eventi sui nostri Comuni, manifestazioni rievocative, presentazione di libri, sagre, occasioni di riscoperta del territorio. E’ sempre più difficile, però, organizzare eventi, sia per penuria di fondi, sia per una burocrazia bloccante, sia per carenza di volontari. A parlarne sono la presidente del Consorzio delle Pro Loco BrentAdige, Raffaella Barbato, e Emanuele Compagno del direttivo del Consorzio. “Mi sono confrontata - dice Barbato - con tante altre Pro Loco, anche fuori dal nostro consorzio come quelle nell’area del Miranese nord, e molte mi esprimono la stessa difficoltà. Da un lato è difficile reperire nuovi volontari. Certo impegnarsi in un’associazione di promozione del territorio, come la nostra, è faticoso per la necessità d’impegnare del tempo, ma riempie di soddisfazioni ogni volta che si riesce a creare e veicolare un messaggio positivo, di aggregazione e di conoscenza delle tradizioni della nostra gente”. Barbato è anche presidente della Pro Loco a Fiesso D’Artico. “Per esempio a Fiesso - dice - abbiamo una grande manifestazione, il Palio del Ruzzante, che ogni volta impiega molte persone ed è un grande appagamento scoprire che tante persone credono nella riscoperta delle tradizioni. Certo, la burocrazia è sempre più stringente, soprattutto in tema di sicurezza e bilanci, con mille adempimenti spesso incomprensibili. E poi il grande tema dei fondi che mancano: andare a sponsor è sempre più difficile, i Comuni hanno sempre maggiori difficoltà. Trovare nuove leve e forze giovani è complesso e, spesso, ci ritroviamo sempre gli stessi a portare avanti le iniziative”. Anche Emanuele Compagno, evidenzia, da un lato, il grande piacere nel realizzare eventi e nel trasmettere alla gente conoscenza su arte, storia, tradizioni locali, dall’altro la difficoltà di trovare nuove leve. “Come Pro Loco troviamo - dice - un forte ostacolo nell’assenza di fondi e finanziamenti. Personalmente mi appoggio ai bandi Unpli, Come dice Raffaella, poi, se ci fosse maggiore strategia da parte dei Comuni, si riuscirebbe a pensare insieme dei piani a lungo termine, su dei temi fondamentali in cui muoversi uniti. Lo scopo sarebbe quello di coordinare le forze, trovare delle sinergie anche tra associazioni diverse, pensiamo alla difficoltà di reperire volontari. Nonostante tutto per fare un esempio, la Pro Loco che dirigo (Camponogara) è riuscita, con le sue uniche forze, a realizzare, o ad essere comunque presente, circa ad un evento al mese in media. Voglio lanciare, quindi, qui, dalle colonne de “La Piazza”, un invito ai Comuni per sederci insieme attorno ad un tavolo e pensare ad una strategia unitaria, che punti anche a dei finanziamenti o per chi un sostegno economico lo riceve, maggiori sforzi”. Alessandro Abbadir
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